Le iniziative sul territorio

Le iniziative sul territorio

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23 novembre 2016

MILANO - "Vero o falso" che si acquistano prodotti contraffatti? Per il 23% sì, percentuale che sale al 37% - più di un terzo del totale - se si aggiunge chi si è accorto, ma soltanto dopo l'acquisto, di aver comprato un prodotto falso. Lo rileva "Vero o falso?", il sondaggio presentato in Confcommercio Milano in occasione di "Legalità, mi piace!". A illustrare i risultati del sondaggio "Vero o falso?" è stato il vicepresidente di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza (con incarico su sicurezza, contraffazione e abusivismo) Mario Peserico. Presenti - nella sede della Confcommercio milanese di corso Venezia – numerosi esponenti delle Istituzioni e delle Forze dell'Ordine: il prefetto di Milano Alessandro Marangoni; il questore di Milano Antonio De Iesu; il comandante provinciale dei Carabinieri di Milano Canio Giuseppe La Gala; il colonnello Vito Giordano, comandante del Nucleo Polizia Tributaria di Milano (Guardia di Finanza); l'assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Mauro Parolini; gli assessori del Comune di Milano Carmela Rozza (Sicurezza) e Cristina Tajani (Commercio) e il presidente del Comitato comunale Antimafia Carmen Manfredda.

SALERNO – L'appuntamento si è svolto presso il Salone dei Marmi del Comune, alla presenza di oltre 300 studenti degli Istituti Superiori Alfano I , Torquato tasso , Regina Margherita e Roberto Virtuoso, che hanno partecipato attivamente al dibattito che si è sviluppato fra il sindaco Vincenzo Napoli, il procuratore generale presso la Corte di Appello Leonida Primicerio, il provveditore agli Studi Renato Pagliara e il presidente provinciale di Confcommercio  Giovanni Marone.

VENETO – Per il presidente della Confcommercio regionale, Massimo Zanon, "i dati diramati disegnano un quadro di crescente violazione delle regole".  Sul fronte della sicurezza, il Veneto segue l'andamento del Nordest, con più di un imprenditore su quattro che percepisce un peggioramento nei livelli di sicurezza per la propria attività rispetto all'anno scorso. I fenomeni maggiormente percepiti in aumento sono l'abusivismo (in crescita per il 51% delle imprese), i furti (per il 47%), la contraffazione  (per il 44%); seguono le rapine (37%). Quattro imprenditori su cinque hanno adottato almeno una misura di sicurezza per proteggersi dalla criminalità. Le principali misure riguardano l'utilizzo di telecamere/impianti di allarme (52%), la stipula di un'assicurazione (34%), le denunce e la vigilanza privata (25%).

L'AQUILA - La manifestazione si è svolta presso la sede di Confcommercio, alla presenza, tra gli altri, del presidente del Consiglio della regione Abruzzo, Giuseppe Di Pangrazio, e del prefetto reggente Giuseppe Guetta. Il primo ha raccolto l'invito di Confcommercio ad organizzare in tempi brevi, presso la sede del Consiglio Regionale, una giornata dedicata alla legalità, coinvolgendo sia i rappresentanti delle forze dell'ordine e delle istituzioni locali, sia le scolaresche del territorio. Il direttore di Confcommercio Abruzzo, Celso Cioni ha rivolto nell'occasione, un appello al sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, affinché sia data esecuzione alla delibera della Giunta Comunale per la realizzazione e messa in opera di un sistema integrato di videosorveglianza, soprattutto nel centro storico, a tutela della sicurezza del capoluogo e dei suoi abitanti.

PARMA -Confcommercio ha colto l'occasione per presentare i risultati della periodica indagine triennale realizzata dal proprio Centro Studi in collaborazione con le forze dell'ordine per monitorare la percezione del livello di sicurezza delle aziende del territorio. Ebbene, la situazione è giudicata mediamente peggiorata rispetto alla precedente edizione del 2013. Il risultato, che trova conferma anche nella stessa indagine effettuata da Confcommercio a livello nazionale, evidenzia come, a livello provinciale, il 13% degli intervistati giudichi l'attuale situazione "grave", il 46% la giudichi "seria" mentre il 40% la consideri "tranquilla".

COSENZA - Confcommercio Cosenza si muove lungo la via della legalità. Lo fa attraverso Sp. It., lo sportello itinerante Confcommercio che ha fatto tappa a Cosenza, su Corso Mazzini, in occasione della quarta edizione della Giornata di Mobilitazione Nazionale "Legalità, mi piace" indetta dalla Confederazione Nazionale ed alla quale hanno partecipato tutte le Associazioni provinciali e territoriali del sistema. La manifestazione, ormai appuntamento annuale, intende analizzare e denunciare i fenomeni criminali che riducono la competitività del sistema produttivo, alterano le regole del mercato e danneggiano le imprese del terziario. Quest'anno si è svolta in una formula rinnovata: Confcommercio è scesa in strada per sensibilizzare i passanti e tenere alti i livelli di guardia su fenomeni che rischiano di compromettere l'economia ed il futuro del territorio. La convinzione è che si debba promuovere e rafforzare la cultura della legalità come prerequisito fondamentale per la crescita e lo sviluppo delle imprese del territorio. Il Presidente Klaus Algieri, dal "camper della legalità" ha lanciato un messaggio chiaro: "I Fenomeni criminali sono piaghe sociali che minacciano il nostro tessuto economico e danneggiano gravemente il lavoro delle tante imprese sane. Oggi più che mai è necessario investire sulla legalità, difendere e diffondere questo valore, che non può e non deve esaurirsi in uno slogan". Algieri ha poi ribadito il ruolo delle associazioni di categoria, come presidi di aggregazione sul territorio, che rappresentano un argine all'ingerenza dell'illegalità nell'economia. "Da parte nostra – ha continuato Algieri – sentiamo forte la responsabilità di accendere i riflettori su questi temi per sensibilizzare e reagire alle drammatiche conseguenze per le imprese". La giornata si è arricchita dei tanti momenti di condivisione e confronto sul tema della legalità, rendendo i cittadini concretamente attivi e coinvolti nell'analisi di temi estremamente importanti non solo sul fronte economico ma soprattutto sul piano della salute e sicurezza pubblica. Portare tra le gente temi così importanti, oltre aver riscosso grande successo, ha certamente rappresentato l'occasione per chiedere a tutti una riflessione profonda e spronato la costruzione di una nuova coscienza etica.

VENTIMIGLIA - Alla presenza delle massime autorità civili e militari si è tenuto l'evento "Legalità mi piace", che si è tenuto presso il Comune di Ventimiglia e che ha visto la sala collegarsi con la diretta streaming del forum nazionale in corso a Roma con il presidente nazionale di Confcommercio Carlo Sangalli e, tra gli altri, la partecipazione di Angelino Alfano, Ministro dell'Interno. Focus sulla legalità e il suo valore centrale, che è stato fortemente sottolineato dal presidente provinciale di Confcommercio Enrico Lupi. Oltre a ricordare il ruolo fondamentale delle forze dell'ordine impegnate quotidianamente nella lotta all'illegalità, Lupi ha rimarcato la necessità di combattere le diverse forme di abusivismo e contraffazione che si oppongono al rispetto delle norme e di conseguenza incidono negativamente sul tessuto commerciale, sul territorio e sull'intera economia, penalizzandola. Il Prefetto Silvana Tizzano, inoltre, non ha mancato di esprimere il proprio plauso per l'iniziativa di Confcommercio, che da qualche anno si ripete riportando al centro dell'attenzione temi fondamentali come quelli del rispetto civile. A intervenire dall'Amministrazione di Ventimiglia è stata la vicesindaco Silvia Sciandra, in sostituzione del sindaco Ernesto Ioculano impegnato a causa dei gravi fatti di cronaca che hanno coinvolto oggi la città. Ancora una volta è stato ricordato il protocollo recentemente siglato dal Comune in sinergia con ANCI e Confcommercio per la riqualificazione urbana, un'importante collaborazione che guarda all'implementazione di un sistema di cura e rispetto per il territorio intero. Cuore dell'incontro il discorso sulle legalità a 360 gradi, un tema che tocca l'abusivismo, la contraffazione, ma anche la concorrenza sleale, e che riguarda anche l'impegno di tante realtà mirato al riutilizzo di beni confiscati alle associazioni criminali e riassegnati ad aziende, un'attività decisiva, che ha però bisogno di maggiori attenzioni per poter proseguire evitando nuovi ostacoli. A chiudere la giornata Simone Piccolo, presidente di Confcommercio Ventimiglia, il quale ha richiamato la necessità di adoperarsi sul territorio e per il territorio, declinando i temi dell'incontro di Roma sul particolare caso di Ventimiglia. Nonostante infatti le numerose difficoltà e frizioni causate dalla posizione di confine e dai problemi generati dalla presenza massiccia di migranti, Ventimiglia si sta dimostrando una città degna di segnalazione per la virtuosità con cui affronta una situazione non certo facile. L'auspicio di Piccolo è che questo esempio virtuoso possa funzionare da modello di comportamento per tutti i commercianti.

GROSSETO - Veicolare un messaggio importantissimo per il futuro della nostra economia anche attraverso un'espressione artistica, per poter parlare ai giovani con un linguaggio più immediato e maggiormente coinvolgente. Questa è l'intenzione che ha motivato la Confcommercio Grosseto nella scelta di trasformare, con successo, la quarta edizione della giornata di mobilitazione nazionale "Legalità, mi piace" in uno spettacolo in piena regola, come sottolineato dal direttore Gabriella Orlando. L'evento, presentato da Marco Magini, si è svolto sul palco della sala Friuli della Chiesa di San Francesco, di fronte ad una platea formata da circa 180 studenti di cinque scuole superiori cittadine: Polo Bianciardi, Liceo Rosmini, Isis Lorena, Polo Tecnologico Manetti-Porciatti e Liceo Chelli. La contraffazione e l'acquisto illegale, più in generale, sono stati i temi approfonditi quest'anno. "Siamo convinti che la sfida contro l'illegalità sia una battaglia da giocare, prima di tutto, sul piano culturale. Perché la legalità, intesa come il rispetto delle regole, è una questione di consapevolezza e di responsabilità, che riguarda tutti noi, nessuno escluso, nelle nostre scelte scelte quotidiane" ha spiegato ai ragazzi, in apertura, Danilo Ceccarelli, vicepresidente di Confcommercio, anche a nome del presidente Carla Palmieri. La parola è passata poi al primo cittadino di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna. "La legalità è un argomento che può essere declinato in mille modi – ha commentato il sindaco - perché chiama in causa la responsabilità individuale e quella collettiva, nella miriade di azioni quotidiane e di scelte che ognuno di noi si trova a compiere. Il Comune vuole sollecitare la partecipazione e la discussione riguardo alla buona cittadinanza, alla cittadinanza attiva. All'essere sempre vigili verso ogni tipo di azione che possa minare la legalità. Iniziative del genere servono a dare ai nostri ragazzi gli strumenti per renderli consapevoli e, quindi, cittadini migliori". Il palco è stato lasciato poi "all'evento nell'evento", cioè al musical dal titolo "...di vista" realizzato per l'occasione e messo in scena da "La scuola degli artisti", per la regia e coreografia di Domenico Saracino ed i testi originali di Rossana Lipparini. Sul palco, si sono esibite Denise Baccetti, Elisa Biagiotti, Pamela Brunacci , Silvia Ceciarini, Alice Coli, Aurora Coli, Caterina Colucci, Chiara Di Cristofano, Diletta Falconi, Caterina Fratangeli , Sabrina Grazioli, Giulia Giusti, Ginevra Guerranti, Lucia Pecci, Elena Potenti, Tamara Pulz e Ginevra Spampani, lasciando poi spazio agli applausi. "Il musical è complesso, abbiamo utilizzato tanto materiale per realizzarlo, come canzoni famosissime, aforismi, aneddoti storici, per raccontare tutto il mondo che ruota dietro al fenomeno della contraffazione e delle frodi alimentari – ha spiegato Domenico Saracino – E' per questo che abbiamo voluto mettere in scena i vari punti di vista, compreso quello del negoziante, stritolato dalla concorrenza sleale della filiera dei prodotti illegali, e quello dell'acquirente, dei comuni cittadini, che diventano complici e vittime della contraffazione. Succede che a volte si compra solo per spirito solidale. Ed ecco il messaggio: 'Non si può nemmeno pensare di far diventare un circolo virtuoso quello che in realtà è solo un circolo vizioso, che alimenta la criminalità'". La mattinata è proseguita con una tavola rotonda "istituzionale", pensata però come un momento di confronto tra i giovani presenti, che hanno fatto le loro osservazioni e le loro domande sul tema, e le massime autorità della provincia: per la Prefettura di Grosseto, Ernesta D'Alessio, dirigente dell'area Ordine e Sicurezza, il Col. Massimiliano Giua, comandante Guardia di Finanza di Grosseto, il Col. Vincenzo Tedeschi, comandante provinciale dei Carabinieri, Massimo Montanarini, dirigente della Questura di Grosseto, Massimo Soldati, vice comandante della Polizia Municipale di Grosseto, Fausto Turbanti, assessore alla Sicurezza del Comune di Grosseto, il T.V. Valerio Berardi, comandante dell'ufficio Circondariale Marittimo di Porto Santo Stefano, il 1° maresciallo Andrea Porzio, comandante della delegazione di spiaggia di Marina di Grosseto della Guardia Costiera e Giovanna Liberati, dirigente medico Igiene alimenti e nutrizione Asl 9. "Siamo qui con la consapevolezza che in sinergia - ha detto Ernesta D'Alessio, rappresentante della Prefettura di Grosseto - cooperando, possiamo costruire un futuro migliore per questi ragazzi". A tirare le somme, il direttore di Confcommercio Grosseto Gabriella Orlando, che ha ringraziato le autorità, le scolaresche presenti e tutti gli insegnati per l'impegno dimostrato nel progetto al fianco di Ascom, "la Scuola degli Artisti"e Marco Magini. "Siete stati voi i veri protagonisti dell'evento di oggi – ha commentato il direttore – Come Confcommercio stiamo cercando nuove strade di comunicazione per raggiungere i nostri interlocutori. Per educare al rispetto delle regole, abbiamo proposto un confronto aperto tra gli istituti superiori, le autorità e le forze dell'ordine, che ormai sono nostri preziosi partner per la Giornata della Legalità. Ed abbiamo anche pensato di utilizzare, per la prima volta, le arti dello spettacolo, la danza, il canto e la recitazione, trovando la disponibilità e la professionalità di Domenico Saracino, con il quale sta nascendo una collaborazione per altri interessanti progetti, al fine di sostenere il commercio di vicinato che tanto ci sta a cuore".

 

PISTOIA E PRATO - Il direttore di Confcommercio Pistoia e Prato, Tiziano Tempestini, ha aperto la quarta edizione dell'evento che si è tenuto presso la Sala Convegni della Camera di Commercio di Prato alla presenza del Prefetto di Prato, Maria Laura Simonetti, del Vice Questore Vicario Francesco La Piana, del Comandante dell'Arma provinciale dei Carabinieri Grandini Marco, del Comandante della Guardia di Finanza – Comando di Prato, Amedeo Farruggio, del Vicesindaco del Comune di Prato, Simone Faggi e del Presidente di Confcommercio Pistoia e Prato, Stefano Morandi. Al centro dell'iniziativa, l'abusivismo e la contraffazione, due piaghe purtroppo molto presenti anche nelle province di Prato e di Pistoia, dove la loro diffusione danneggia in modo consistente le piccole e medie imprese che lavorano in modo onesto portando alla perdita di posti di lavoro, alla chiusura delle attività e comportando un concreto danno all'immagine delle città. In particolare, quest'anno l'Associazione di Pistoia e Prato ha scelto di rivolgersi agli studenti, coinvolgendo l'istituto Tecnico Commerciale Pacini di Pistoia e l'Istituto Alberghiero Datini di Prato per sensibilizzare i giovani su temi tanto importanti quanto complessi, come step importante nella diffusione della cultura della legalità. Dopo il contest "Abusivismo e contraffazione: il nuovo volto dell'illegalità diffusa" che ha visto protagonisti gli studenti attraverso la realizzazione di elaborati video, si è aperto un interessante dibattito sui temi trattati fra i ragazzi e le autorità presenti che hanno risposto alle domande dei giovani sottolineando quanto sia importante collaborare per diffondere una maggior conoscenza dei fenomeni criminosi e per andare verso un'economia più sana e più forte e verso un paese più civile. "Legalità Mi Piace è l'appuntamento annuale tramite il quale Confcommercio fa il punto sui fenomeni e sugli eventi che danneggiano le nostre imprese e i nostri territori. – afferma Tiziano Temepstini, direttore di Confcommercio Pistoia e Prato – Siamo soddisfatti per l'entusiasmo e l'impegno manifestato dagli studenti che hanno raccolto l'invito di partecipare alla nostra iniziativa e abbiamo cercato insieme alle autorità presenti di dare loro risposte su come evitare di cadere in errore. Allo stesso tempo l'evento è stato un importante momento per intuire i dubbi e le difficoltà delle giovani generazioni, di fronte a fenomeni come abusivismo e contraffazione. Siamo convinti che soltanto attraverso il confronto e la collaborazione sia possibile muovere dei passi verso la legalità e la sicurezza per le imprese, i cittadini e per i nostri territori".

 

REGGIO CALABRIA - La IV edizione di "Legalità, mi piace", incentrata sui fenomeni criminali che riducono la competitività del nostro sistema produttivo, alterano le regole del mercato e danneggiano le imprese del terziario, ha coinvolto il sistema confederale su tutto il territorio nazionale. A Reggio Calabria si è scesi in piazza per parlare di contraffazione e abusivismo commerciale assieme a Guardia di Finanza, Polizia Municipale, imprenditori e studenti dell'Istituto tecnico statale economico "Raffaele Piria" che per l'occasione hanno presentato un lavoro sulla contraffazione, "Be original, buy original", con l'intento di mandare un messaggio ai coetanei e agli adulti: meglio essere originali, che brutte copie. Ad intervenire all'incontro il Presidente e il Direttore di Confcommercio Reggio Calabria, rispettivamente Giovanni Santoro e Marisa Lanucara; il Tenente Colonnello della Guardia di Finanza Giovanni Palombini, il Dirigente comunale alle Attività produttive Francesco Barreca, l'Assessore comunale al Bilancio Armando Neri e l'Assessore comunale alle Attività produttive Mattia Neto. Per l'occasione a piazza Italia sono stati allestiti i gazebo della legalità. Gazebo in cui è stata esposta la merce contraffatta sequestrata dalle Fiamme Gialle. Un'occasione per capire come riconoscere un capo contraffatto e ribadire l'entità e le conseguenze sull'economia reale di questi fenomeni. La contraffazione è una cosa seria. Un fenomeno ben radicato che rappresenta un apparente ‘beneficio' immediato per chi compra, ma si rivela poi un danno pesante sul lungo periodo. La contraffazione è un qualcosa di concreto, un illecito che incide sulla nostra vita quotidiana con enormi danni sull'economia, in quanto falsano il gioco "corretto" della concorrenza, sulla salute e sicurezza del consumatore (i prodotti contraffatti, per la maggior parte, sono fabbricati nel più completo "disprezzo" delle norme). Tutto ciò, come è stato ribadito  più volte durante la mattinata, «impatta pesantemente sul sistema economico-sociale, determinando la chiusura di imprese e conseguente perdita di posti di lavoro». L'illegalità distrugge il lavoro di tanti imprenditori, favorisce la criminalità e non aiuta la crescita dell'economia del Paese.

 

BOLOGNA In occasione della IV edizione della Giornata Nazionale "Legalità mi piace" Federpreziosi Confcommercio in collaborazione con Federpreziosi Bologna ha presentato, presso la sede di ASCOM Confcommercio Bologna, i risultati di una ricerca promossa con il Dipartimento "Brain and Behaviorial Sciences dell'Università degli Studi di Pavia mirata a verificare come nell'ambito del settore orafo gioielliero -  tra i più esposti a gravi fattori di rischio con 442 episodi tra rapine e furti solo nel 2014 -  sia avvertita la preoccupazione per episodi criminosi quali furti e rapine e le conseguenti ricadute che tali eventi possono avere sugli operatori al dettaglio e sulle loro famiglie. Molteplici i fattori presi in considerazione, tra cui l'ubicazione dei punti vendita e le caratteristiche delle mansioni svolte, con particolare attenzione allo stato di benessere percepito nello svolgimento della propria attività, nonché le reazioni psicologiche di chi ha effettivamente subito furti o rapine mentre operava all'interno della propria attività La ricerca "Benessere e soddisfazione lavorativa nell'esercizio della professione del gioielliere", ha considerato un campione costituito per il 79,6% da uomini e il 20,4% da donne con età media 52 anni e circa 26 anni di anzianità lavorativa, soprattutto proprietari o con uno o più dipendenti. L'ubicazione dei punti vendita risulta prevalente in zone centrali e in vicinanza di altri negozi in centri urbani con una densità non superiore ai 500.000 abitanti (78,3%).  Il 49,5% dei partecipanti all'indagine ha subìto furti o rapine mentre il 22,4% ha subito sia furti che rapine. Chi ha subito furti o rapine dichiara maggiore disforia generale - vale a dire disturbi dell'umore, inquietudine, frustrazione, tendenza a reazioni eccessive - ma anche maggiore capacità di affrontare gli effetti di eventi traumatici e, ritenendo di avere una maggiore capacità di reazione individuale, non ricerca sostegno sociale. Chi è stato vittima sia di furti che di rapine manifesta naturalmente in maniera più evidente tutti i sintomi post-traumatici e a fronte di più eventi, ricerca maggiormente sostegno sociale.  Quello che è però emerso con grande evidenza dall'analisi delle risposte fornite è l'eccezionale resilienza della categoria, la capacità di reagire sia fisicamente sia psicologicamente alle conseguenze della violenza subita. Naturalmente permane forte il senso di insicurezza, di disagio e di preoccupazione – un clima per altro generalizzato -  ma la categoria, come hanno sottolineato con le loro testimonianze i colleghi Paolo Ponzi e Francesco Palermo, continua a reagire in maniera estremamente positiva. Un esempio del forte senso di coesione e di collaborazione è dato dal fatto che, in forma pressoché spontanea, si è generata nella categoria una rete di comunicazione in chat via WhatsApp – in alcuni casi collegata con le Forze dell'ordine – per tenere informati tutti i colleghi. i dati della ricerca che dal 2007 viene condotta da Confcommercio – GFK Eurisko sui fenomeni criminali, ricordati dal direttore di Federpreziosi Steven Tranquilli, quattro imprenditori su cinque hanno adottato almeno una misura di sicurezza per proteggersi dalla criminalità e le indicazioni scaturite dalla ricerca dell'Università di Pavia lo confermano. I sistemi utilizzati sono: vigilanza privata 61,9%, allarmi 97,4%, telecamere a circuito chiuso 97,4%, telecamere collegate con la centrale 40,8%, illuminazione 86,6%, serramenti blindati 92,1.

 

 

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