L'illegalità "costa" alle imprese oltre 26 miliardi

L'illegalità "costa" alle imprese oltre 26 miliardi

In occasione della giornata di mobilitazione nazionale "Legalita' mi piace", Confcommercio ha presentato una ricerca, effettuata in collaborazione con Gfk-Eurisko, sui fenomeni criminali e sull'impatto che hanno nella vita economica delle imprese.

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24 novembre 2014

 

In occasione della giornata di mobilitazione nazionale "Legalita' mi piace", Confcommercio ha presentato una ricerca, effettuata in collaborazione con Gfk-Eurisko, sui fenomeni criminali e sull'impatto che hanno nella vita economica delle imprese. Nel 2014 le imprese commerciali, gli alberghi ed i pubblici esercizi hanno perso 26,5 miliardi di euro per illegalita' varie: abusivismo, contraffazione, taccheggio, criminalita'.  Fenomeni che comporatno anche una perdita di reddito per le imprese pari all'8,2%, con oltre 260 mila posti di lavoro regolari a rischio. Per ciò che riguarda la percezione del livello di sicurezza dall'inizio della crisi, per le attivita' commerciali e' peggiorata per il 47% degli imprenditori. Il dato e' piu' accentuato nelle grandi citta' del sud (58%) e in alcuni settori specifici come tabaccai, venditori su aree pubbliche e
benzinai. Per il 68% delle imprese, sono in crescita i furti e i crimini come abusivismo, contraffazione e rapine (in aumento per circa il 50/55% degli imprenditori). Piu' contenuta ma pur
sempre significativa (tra il 20 e il 30%) anche la crescita dei comportamenti criminali collegabili alla criminalita' organizzata come usura (30%), tangenti negli appalti (28%) ed estorsioni (22%). Per quel che riguarda il fenomeno dell'estorsione in particolare, undici imprenditori su 100
dichiarano di conoscere altre imprese che sono state oggetto di minacce e intimidazioni. Sia l'esperienza diretta, sia quella indiretta di criminalita', si accentua nel Sud e in particolare nei grandi centri. Nel 59% dei casi le minacce subite dagli imprenditori si limitano a pressioni psicologiche, la percentuale e' piu' accentuata quando le minacce e' portata dalla criminalita'
organizzata. Rilevante e' la quota di imprenditori minacciati che hanno subito danneggiamenti alle cose o addirittura violenza alle persone, il 35% e il 7% dei casi. Tre imprenditori su 100 cedono alla richiesta estorsiva, tale comportamento e' in significativo aumento rispetto al 2007 e si accentua nel Meridione, soprattutto nei grandi centri. La richiesta estorsiva viene prevalentemente soddisfatta con esborso di denato, nel 44% dei casi, e con consegna merce, nel 34% dei casi.
 

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