Macchine movimento terra, si rafforza la domanda nel 2016

Macchine movimento terra, si rafforza la domanda nel 2016

Nello scorso anno, sottolinea Ascomac-Confcommercio, il mercato è tornato ai livelli del 2011 con 11.103 unità. Ottimo soprattutto il risultato del quarto trimestre, con un +27,5% sullo stesso periodo dell'anno precedente.

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31 gennaio 2017

Continua il trend positivo del mercato delle macchine movimento terra e lavori stradali iniziato nel 2014 . Lo sottolinea Ascomac-Confcommercio, evidenziando che nel 2016 è stata infatti raggiunta quota 11.103 unità, i livelli del 2011, nonostante un'economia italiana che stenta ancora a crescere, come il comparto degli investimenti in costruzioni che solo nell'anno in corso potrebbe finalmente tornare a significativi valori di crescita. L'Ance, infatti, stima per il 2016 un modesto incremento dello 0,3% in termini reali rispetto al 2015. Il quarto trimestre ha inciso notevolmente sul risultato delle macchine mostrando un ottimo incremento del 27,5% (vendite e noleggio) rispetto allo stesso periodo del 2015. Anche nei trimestri precedenti si erano comunque realizzati significativi incrementi: +24,3% nel primo trimestre, + 17,5% nel secondo e  + 15% nel terzo. Una sintetica analisi per macro tipologie di macchine  mostra che il mercato movimento terra tradizionale (macchine medio-grandi) è cresciuto del 21%, il mercato delle macchine compatte (il più rappresentativo in termini di unità) del 28%, quello dei rulli e delle vibro finitrici di un ottimo 44%. In controtendenza i mercati dei sollevatori telescopici (- 68.6%) e delle terne (- 1,1%), percentuale influenzata dalla significativa flessione delle  terne articolate. Peraltro sono comparti che rappresentano solo il 2% dell'intero mercato. Risultato fortemente negativo anche per i dumpers articolati: - 31,8%. Le positive previsioni dell'Ance sugli investimenti in costruzioni, che nel 2017 dovrebbero registrare un + 0,8% in termini reali e un + 1,7% in termini nominali, incrementi principalmente dovuti a fattori fiscali e a investimenti infrastrutturali (interventi antisismici e efficientamento energetico), portano a prevedere per l'anno corrente un consolidamento della crescita.

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