Maltempo: da Nord a Sud molte le imprese in ginocchio

Maltempo: da Nord a Sud molte le imprese in ginocchio

Numerosi e pesanti i danni segnalati in tutta la Penisola. Le zone più colpite sono il Veneto e quella intorno alla Capitale.

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5 febbraio 2014

Il brutto tempo che sta flagellando ormai da giorni tutta la Penisola, e che peraltro non sembra avere alcuna intenzione di regalare un tregua a breve, sta causando numerosi e pesanti danni al sistema delle imprese. Le zone più colpite sono il Veneto e quella intorno alla Capitale. 

A Roma 5 milioni di danni per il commercio

''Negli ultimi tre giorni le piogge ininterrotte che hanno colpito la Capitale come il resto del Paese hanno provocato danni ingenti alla città, richiamando l'attenzione sulla necessità di provvedere con interventi urgenti alla riqualificazione delle infrastrutture e dell'intero patrimonio urbanistico'' . Lo ha dichiarato il presidente di Confcommercio Roma, Giuseppe Roscioli, secondo il quale "la situazione è particolarmente critica per quanto riguarda le attività commerciali. Sono centinaia le attività in ginocchio tra Roma, Ostia e Fiumicino, con magazzini allagati e attrezzature danneggiate. La stima dei danni che ci risulta ad oggi ammonta a circa 5 milioni di euro ma probabilmente parliamo per difetto''.

Da Ascom Padova un fondo di garanzia dei crediti bancari

Ascom Confcommercio Padova interviene in favore delle imprese proprie associate colpite dall'alluvione che sta interessando diversi Comuni della provincia attivando, per mezzo di Terfidi, un fondo che sarà in grado di garantire i prestiti che le stesse imprese accenderanno presso gli istituti di credito. ''Si tratta di un fondo di esclusiva pertinenza del nostro Terfidi per i casi di calamità naturali - spiega il direttore generale, Federico Barbierato - che, garantendo fino all'80% le banche (soprattutto quelle di credito cooperativo, più celeri nell'avviare ed approvare le istruttorie), potrà permettere alle nostre imprese, fatta salva la valutazione di merito caso per caso, di accedere ad un finanziamento per il ripristino delle attrezzature e dei locali danneggiati''. Ma, se l'Ascom è celere nell'intervenire in favore delle proprie imprese, altrettanto è decisa nel ricordare che, pur di fronte a cause eccezionali, le responsabilità sono evidenti: ''sono anni - aggiunge il vicepresidente Franco Pasqualetti - che ci battiamo per evitare che il nostro territorio subisca ancora lo sfregio di un'ulteriore cementificazione, causa principale e prevedibile del dissesto idrogeologico. Purtroppo, ai vari livelli dell'amministrazione pubblica locale, si è sottovalutato il rischio permettendo di costruire o progettando di costruire grandi strutture adibite alla vendita di cui non abbiamo assolutamente il bisogno o, peggio, intere aree. Quando si contano i danni che derivano dall'alluvione, sarebbe opportuno che qualcuno, a monte e a valle del problema, si mettesse una mano sulla coscienza e recitasse il ''mea culpa''. Invece temo che non sarà così e che i patiti del cemento continueranno a dirci che serve allo sviluppo. Ma è questo lo sviluppo che vogliamo?''.

 

Nel Bellunese nuovi disagi, "serve un intervento"

 

Sembra che quest'anno il cielo non sia decisamente dalla parte dell'economia bellunese. Dopo il black-out elettrico del giorno di S. Stefano, ecco quella che ormai è definita dai cronisti una "bomba di neve" che ha assestato un colpo ferale alle aspettative degli operatori di salvare il salvabile. "Va da sé che molte delle possibilità di dare contenuti economici significativi a questa stagione- commenta il presidente di Confcommercio Belluno, Franco Debortoli -sono stati resi vani. Al di là della valutazione di alcuni aspetti di responsabilità, vanno adottati atti di equità nei confronti degli imprenditori: sgravi fiscali, differimento di adempimenti, accordi con banche e sostegno finanziario per far fronte agli impegni che, altrimenti, sarà impossibile onorare. Dovremo confrontarci con la Regione per ottenere anche un piano straordinario per rilanciare comunicativamente il territorio oltre a poter ottenere fondi per ripristinare quanto andato danneggiato, a cominciare dalla messa in sicurezza delle più elementari infrastrutture." "Voglio sperare che questa fase di assistenza alle imprese parta subito, concretamente e senza doverne discutere polemicamente attraverso i media ma solo sui tavoli tecnici: di tutto abbiamo bisogno, tranne che comunicare al mondo solo i nostri disagi", conclude Debortoli. 

 

Federalberghi Veneto scrive al Governatore Zaia

In una lettera al Governatore Zaia e agli assessori regionali Ciambetti, Stival, Finozzi e Conte, il presidente di Federalberghi Veneto, Marco Michielli, chiede misure di sostegno per il turismo. In particolare: un intervento della Regione Veneto presso gli Istituti di Credito per avviare urgentemente una moratoria relativa alle rate dei mutui in scadenza che non possono essere onorate per carenza di liquidità delle imprese, stante il mancato arrivo della clientela e delle disdette che ancora arrivano alla strutture alberghiere; un intervento per la sospensione o l'annullamento delle addizionali regionali; un intervento presso Veneto Sviluppo per una linea di credito a sostegno, almeno nel breve periodo, per far fronte alla carenza di liquidita delle aziende; la sollecitazione di un apposito decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze che conceda una sanatoria per ritardati pagamenti di imposte erariali, tributi locali, contributi previdenziali e sospensione dei termini per gli adempimenti per i territori montani del Cadore, dell'Ampezzano, dell'Agordino, dell'Alto Zoldano e del Comelico dal 26 dicembre 2013 a tutto gennaio 2014.

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