"Manifesto per l'Europa" presentato anche a Bologna

"Manifesto per l'Europa" presentato anche a Bologna

Nuova tappa del ciclo di incontri organizzato da Confcommercio sul territorio nazionale per presentare il documento elaborato in vista delle prossime elezioni europee.

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15 maggio 2014

"Il Manifesto per l'Europa e il punto sulla politica di coesione dell'Ue 2014-2020": questo il titolo del convegno organizzato a Bologna da Confcommercio Imprese per l'Italia insieme alle Unioni Regionali delle circoscrizioni elettorali del Nord Est: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino e Alto Adige. L'incontro, che ha visto la partecipazione di alcuni europarlamentari e dei direttori delle Confcommercio regionali del Nord Est che hanno fatto il punto sulla nuova programmazione europea 2014-2020, è stato l'occasione per illustrare i contenuti del "Manifesto per l'Europa" predisposto dalla Confederazione, mettendo al centro del confronto le priorità del sistema Confcommercio e delle imprese del Commercio, del Turismo e dei Servizi in vista delle imminenti Elezioni Europee. Nei saluti introduttivi il presidente di Confcommercio Ascom Bologna, Enrico Postacchini, ha sottolineato che "i prossimi cinque anni saranno decisivi per riportare l'economia europea alla crescita e alla creazione di occupazione. Le nostre imprese del terziario possono dare un forte impulso a patto che si creino condizioni politiche ed economiche appropriate a partire da una effettiva realizzazione del mercato unico dei beni e dei servizi, da una maggiore flessibilità del mercato del lavoro e da una spinta per l'innovazione e l'utilizzazione di nuove tecnologie. Ci riconosciamo in pieno nei dodici punti contenuti nel manifesto per l'Europa, predisposto da Confcommercio Imprese per l'Italia; dobbiamo lavorare tutti insieme per restituire fiducia alle imprese ed ai cittadini, creare un ambiente socioeconomico favorevole alla ripresa e alla competitività. In questa nostra azione sarà importante sensibilizzare le forze politiche che siederanno in Parlamento sul ruolo che possono giocare le piccole, le medie e le micro-imprese nella creazione di ricchezza e di occupazione''. Il presidente di Confcommercio Emilia Romagna, Ugo Margini, nel suo intervento ha evidenziato la  necessita di "ridare valore alla visione europea, richiamando i principi di collaborazione e di impegno comune che sono stati alla base della costruzione dell'Europa. Se vogliamo che l'Europa, unita e coesa, torni ad essere uno strumento di crescita per tutti – ha detto Margini – è necessario rimettere al centro l'economia reale, ripartire cioè dal lavoro, dai diritti delle persone e delle comunità, senza rinunciare al rigore ma avendo come obiettivo la ripresa, per garantire futuro alle nostre imprese e ai nostri giovani. Un processo di crescita condivisa in cui tutti i settori devono avere pari dignità, a partire dalla piccola e piccolissima impresa, che in Europa non trova ancora la giusta attenzione". Nel corso del convegno Alberto Marchiori, Incaricato confederale per le politiche comunitarie, ha illustrato le posizioni contenute nel "Manifesto per l'Europa" elaborato dalla Confederazione, sottolineando come "nel documento si propone di mettere in campo azioni che possano rilanciare la competitività del nostro Paese, perché senza competitività non c'è sviluppo e senza sviluppo non c'è impresa. Per riprendere il cammino di crescita cominciato dai padri fondatori dell'Europa, è importante innestare un percorso di fiducia nelle imprese e nei cittadini. Tutto questo è possibile – ha precisato Marchiori - avviando alcune linee d'azione, ribadite nel Manifesto: restituzione del credito alle imprese, reintroduzione di una concorrenza leale tra imprese e settori di impresa, revisione dei parametri di Maastricht, investimenti su tutti i settori economici assicurando a tutti pari dignità". I lavori sono quindi proseguiti con gli interventi di Domenico Rizzi del Settore Politiche per lo Sviluppo di Confcommercio, che ha fatto il punto nazionale sulla programmazione 2014-2020, dei direttori delle Unioni Confcommercio coinvolte, degli europarlamentari Antonio Cancian e Salvatore Caronna, edinfine di Maria Luisa Coppola componente del Comitato delle Regioni presso l'Unione Europea.

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