Manovra, Fipe: “i ristoranti all'estero sono un argine contro l'italian sounding”

Manovra, Fipe: “i ristoranti all'estero sono un argine contro l'italian sounding”

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12 novembre 2019

 “I ristoratori italiani che lavorano all'estero sono veri e propri ambasciatori del nostro Paese nel mondo. Per questo il ristorante italiano deve diventare sinonimo di qualità, non solo per i prodotti che offre. Secondo le nostre stime nel mondo esistono circa 60mila ristoranti che si autodefiniscono italiani. Di questi solo uno su sei lo è davvero e soltanto 2.200 sono riconosciuti ufficialmente come tali. Per il resto ci troviamo davanti a imprenditori che sfruttano il prestigio di cui gode la cucina italiana e sempre più spesso anche i marchi dei locali più famosi, per racimolare qualche cliente in più: un problema su cui bisogna intervenire in maniera decisa. I ristoranti possono e devono diventare un argine formidabile contro l'italian sounding”. Così Aldo Cursano, vicepresidente di Fipe, sull'emendamento alla legge di Bilancio, presentato a Palazzo Madama dal senatore Raffaele Fantetti. “La cucina italiana è la più rinomata al mondo e, come è ovvio, tutti provano a copiare dai migliori. Dobbiamo reagire e dobbiamo farlo ora: bisogna creare una banca dati che censisca i ristoranti, le pizzerie e le gelaterie italiane e diventi una garanzia di qualità per i consumatori. L'italian sounding va combattuto a tutti i livelli, sia quello dei prodotti, che quello dei marchi. Per questo è importante costituire un Comitato di esperti che si occupi anche di promuovere le azioni legali, come previsto dall'emendamento Fantetti”.

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