Manovra: ok della Commissione Bilancio, da martedì in Aula

Manovra: ok della Commissione Bilancio, da martedì in Aula

Da domani fino a sabato l'esame del Senato. Escluso il ricorso alla fiducia, ma Romani si dice possibilista. Modifiche al pacchetto fiscale: salta l'obbligo di indicare i dati della banca sulla dichiarazione dei redditi.

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5 settembre 2011

Via libera dalla Commissione Bilancio del Senato alla manovra: da domani il decreto legge sarà dunque esaminato dall'Aula, per poi passare alla Camera. Soddisfatti sia il governo che la maggioranza, mentre forti critiche sono arrivate dal Pd. La Commissione ha lavorato ininterrottamente per tutta la giornata di ieri, con. l'obiettivo di arrivare al via libera in giornata, anche perché c'era preoccupazione di chiudere prima dell'apertura dei mercati asiatici. Per quanto riguarda il passaggio in Aula a Palazzo Madama, con discussione da chiudere entro sabato,
sono in tanti - dal segretario del Pdl Angelino Alfano al ministro degli Esteri Franco Frattini - ad escludere il ricorso alla fiducia. Possibilista invece il ministro dello sviluppo economico Paolo Romani: ''se la fiducia è necessaria - ha affermato - come sempre può essere messa. E' una decisione che verrà presa in settimana''. In ogni caso, dipenderà dal numero degli emendamenti che
arriveranno. Se l'opposizione ha visto passare in questi giorni diverse modifiche presentate - prima tra tutte quello sulla cosiddetta 'spending review' di Enrico Morando del Pd, che aveva
subito ricevuto la 'benedizione' dello stesso ministro dell'Economia Giulio Tremonti - resta l'insoddisfazione per una manovra che, secondo la capogruppo al Senato Anna Finocchiaro, fa pensare che ''il governo, troppo preso dai litigi interni, si sia dimenticato dell'Italia''. Il testo arriva ora in Aula con diverse novità, partire dall'articolo 8 (vedi aarticolo a parte, ndr). La Commissione si è incagliata nel pomeriggio sulla questione delle banche di credito cooperativo. Lega e Pdl avevano presentato un emendamento-fotocopia per esentare gli istituti dalla stretta sulle coop. Ma la norma non aveva sufficiente copertura e alla fine gli emendamenti sono stati ritirati. Via libera infine con qualche modifica al pacchetto fiscale firmato dal ministro Tremonti. Salta in particolare l'obbligo di indicare il nome della banca sulla dichiarazione dei redditi. Inoltre i controlli del Fisco sui conti correnti bancari potranno scattare anche in via preventiva e non solo in caso di
accertamento. I Comuni potranno pubblicare online le dichiarazioni dei redditi, ma per categorie di soggetti, senza dunque una identificazione esplicita del contribuente. Infine la norma sul carcere per i super evasori (oltre 3 milioni di euro) non sarà retroattiva.

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