Continua la crisi del mercato dell’auto

Continua la crisi del mercato dell’auto

A ottobre immatricolazioni in calo del 35,7% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, anche se nei primi dieci mesi dell’anno c’è un aumento del 12,7%. Per l’usato diminuzione del 17% su base annua.

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2 novembre 2021

Nell’ottobre scorso sono state immatricolate 101.015 autovetture, ovvero il 35,7% in meno rispetto allo stesso mese del 2020. Lo ha comunicato il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, aggiungendo che nei primi dieci mesi del 2021 le immatricolazioni sono state 1.266.629, in aumento del 12,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sempre a ottobre i trasferimenti di proprietà sono stati 297.892 contro i 357.958 di ottobre 2020, per un calo del 17%. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 398.907 vetture, ha dunque interessato per il 25,32% vetture nuove e per il 74,68% vetture usate.

 

Unrae: “rifinanziare gli incentivi per l’ecobonus”

“I provvedimenti estemporanei varati a più riprese dal Governo, secondo una logica tipicamente emergenziale e con fondi sempre largamente insufficienti, non riescono ad incidere con efficacia sulla ripresa del mercato”. È il commento dell’Unrae, l’Unione nazionale rappresentanti veicoli esteri aderente a Confcommercio.

“Non ci stancheremo di ripetere che gli incentivi per l’ecobonus debbono essere rifinanziati seguendo una strategia di lungo periodo. Ciò che deve guidare le scelte – dice il presidente Michele Crisci - è una logica basata sulla transizione, sul percorso di decarbonizzazione e sullo svecchiamento del parco circolante. Dobbiamo imparare dai fatti e dall’esperienza, non servono interventi ‘stop & go’”.

Ad aggravare il quadro è il persistere della carenza dei componenti elettronici, che continua a rallentare pesantemente il flusso delle consegne. In questa situazione l’Unione stima una chiusura del 2021 con un volume complessivo non superiore a un milione e mezzo di unità, cioè 417.000 auto in meno del 2019, con un calo del 21,7%.

“Noi – conclude Crisci – continuiamo a contare sulla manovra finanziaria come strumento idoneo per un intervento strategico di medio periodo secondo le tre direttrici indicate da Unrae: rifinanziamento dell’ecobonus, revisione della fiscalità, in particolare per la categoria delle auto aziendali un piano per lo sviluppo capillare e omogeneo sul territorio delle infrastrutture di ricarica, con stazioni ad alta potenza nelle autostrade”.

 

Federauto: “mercato condizionato dalla crisi dei componenti”

“Anche l’ultimo trimestre dell’anno si apre con un fortissimo ribasso per le vendite di veicoli nuovi, frenando la già lenta ripresa e proseguendo nei deludenti e preoccupanti risultati degli ultimi tre mesi causa delle strozzature nelle forniture di componentistica elettronica su scala planetaria che stanno mettendo in ginocchio le consegne. La complessa situazione e la pressione globale sul settore rischiano di compromettere i già delicati equilibri delle reti di vendita che ancora non hanno interamente metabolizzato le pesanti ricadute negative causate dalla pandemia”.

Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto aderente a Confcommercio, commenta così i dati del mercato ad ottobre aggiungendo l’auspicio che “nella legge di bilancio trovi attuazione l’impegno del Governo per la definizione di un piano triennale volto ad accelerare la diffusione delle alimentazioni elettriche, senza tralasciare il contributo positivo dato dalle tecnologie all’avanguardia dei motori termici per l’abbattimento delle emissioni. Il settore è agli esordi di una svolta cruciale per non lasciare indietro nessuno, la transizione ecologica deve passare anche attraverso un adeguato e programmato sostegno alla domanda e un piano di rottamazione per il rinnovo del parco auto più vecchio, insicuro, inquinante e climalterante. Una politica lungimirante in tal senso rappresenta uno dei fattori determinanti per la crescita e la competitività futura delle nostre imprese nonché per la progressiva e sostenibile riduzione della Co2”.

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