Mercato auto, segno più anche ad agosto
Mercato auto, segno più anche ad agosto
Vendite a quota 80mila, il 12% in più rispetto allo stesso mese del 2022. In crescita anche i trasferimenti di proprietà (+8,12%).

Nello scorso mese di agosto in Italia sono state vendute 79.756 nuove autovetture, il 12% in più rispetto allo stesso mese del 2022, un risultato che porta il totale dall’inizio dell’anno a quota 1.040.560 auto, con una crescita del 20,3% sullo stesso periodo dello scorso anno. I dati sono stati pubblicati dal Ministero dei Trasporti, secondo il quale nel mese i trasferimenti di proprietà sono stati 306.962 a fronte dei 283.920 passaggi registrati ad agosto 2022, con un aumento dell’8,12%. Il volume globale delle vendite mensili, 386.718 autoveicoli, ha dunque interessato per il 20,62% vetture nuove e per il 79,38% vetture usate.
Federauto: “il cambio di passo del governo tarda ad arrivare”
“La crescita rallentata del mercato auto è in linea con quella degli ultimi due mesi con i volumi che sono ancora al di sotto di quelli pre-pandemia e, purtroppo, anche il mese di agosto sconta la lunga impasse del Governo sui temi dell'Eeobonus e dei contributi per le colonnine private di ricarica elettrica". Lo afferma Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto aderente a Confcommercio. “Senza un cambio di passo sul fronte degli incentivi alla domanda con un confronto aperto con tutti i soggetti pubblici e privati della filiera automotive, di una revisione strutturale del regime fiscale sulle autovetture e dell'effettiva fruizione dei contributi privati per l'installazione delle colonnine di ricarica elettrica (90 milioni per imprese e professionisti, 40 milioni per cittadini), i fondi ministeriali sono destinati a generare consistenti avanzi di risorse con effetti negativi sul rinnovo del parco auto. Inoltre, in mancanza di un allungamento dei termini per completare le prenotazioni ecobonus, da 180 a 270 giorni, già molti clienti stanno perdendo i bonus accordati ad inizio anno", conclude.
Unrae: “ad agosto lieve crescita dell’elettrico, ma giù gli incentivi”
Il risultato di agosto è positivo, anche se ancora sotto del 10,6% rispetto al dato di agosto 2019. Lo rileva Unrae-Confcommercio che evidenzia il "leggero segnale positivo" che arriva dall'elettrico: la quota di auto Bev è salita nel mese al 5% superando le ibride plug-in (Phev) che stazionano al 4,1%. Ma la situazione per i veicoli elettrici "rimane critica, sia per il dato complessivo dei primi otto mesi (BEV a quota 3,9%, Phev a 4,6%) che ci colloca in coda fra i cinque major markets europei, sia per le prospettive negative che provengono dai dati sugli incentivi: il tiraggio da gennaio a oggi è in calo rispetto al 2022 rispettivamente del 25% e 37% su Bev e Phev per le persone fisiche, e del 54% e 72% per le persone giuridiche". La proiezione di questi dati a fine anno mostra un residuo complessivo di circa 316 milioni, pari al 55% dei fondi disponibili, che si sommerebbero ai 272 milioni avanzati dai fondi 2022, per un totale non speso di circa 588 milioni. "La situazione critica del mercato dell'elettrico, che contribuisce a non far decollare in Italia la transizione ecologica, è generata da uno schema incentivi mal congegnato, che penalizza la clientela a causa di un price-cap ingiustificatamente abbattuto da 50k a 35k, e in pratica esclude di fatto le imprese limitandone la fruibilità al solo noleggio con bonus dimezzati", rimarca il presidente Michele Crisci. A nome di Unrae Crisci auspica, inoltre, "che i prossimi decreti legislativi di attuazione della legge delega fiscale approvata in Parlamento possano prevedere finalmente la revisione della fiscalità per le auto aziendali in uso promiscuo, parametrandola alle emissioni di CO2".