Mercato del lavoro, a novembre segnali contrastanti

Mercato del lavoro, a novembre segnali contrastanti

Disoccupazione in calo all'8,8% e occupazione in crescita dello 0,3%, ma aumenta il numero degli inattivi. Confcommercio: “rischio peggioramento nei prossimi mesi”.

DateFormat

8 gennaio 2021

A novembre, nonostante le nuove limitazioni anti-Covid, l'Istat registra un lieve calo del tasso di disoccupazione, che scende in termini assoluti all'8,9% (-0,6 punti) e tra i giovani al 29,5% (-0,4 punti). Dopo la sostanziale stabilità di ottobre, tornano poi a crescere gli occupati e un incremento si registra anche per gli inattivi, che erano in calo da maggio. La crescita dell’occupazione osservata tra luglio e settembre, che aveva registrato una battuta di arresto nel mese di ottobre, riprende dunque novembre per effetto dell’aumento dei dipendenti permanenti e degli indipendenti. I livelli di occupazione e disoccupazione sono inferiori a quelli di febbraio 2020 - prima della crisi - rispettivamente di 300mila e di oltre 170mila unità, mentre l’inattività è superiore di quasi 340mila unità.

La crescita dell’occupazione (+0,3%, pari a +63mila unità) riguarda entrambe le componenti di genere, i dipendenti a tempo indeterminato, gli autonomi e tutte le classi d’età ad eccezione dei 25-34enni che, insieme ai dipendenti a termine, segnano una riduzione. Nel complesso il tasso di occupazione sale al 58,3% (+0,2 punti). L’aumento degli occupati nell’ultimo mese coinvolge i dipendenti permanenti (+0,5%) e gli autonomi (+0,6%), mentre diminuiscono i dipendenti a termine (-1,5%). Il forte calo del numero di persone in cerca di lavoro (-7%, pari a -168mila unità) è generalizzato sia per sesso sia per età. Sempre a novembre però il numero di inattivi cresce (+0,5%, pari a +73mila unità) tra le donne, gli uomini, i 25-49enni e gli ultra 65enni, mentre diminuisce tra 15-24enni e 50-64enni. Il tasso di inattività sale al 35,8% (+0,2 punti).

Confcommercio: “rischio peggioramento nei prossimi mesi”

“Segnali non univoci dal mercato del lavoro che testimoniano la complessità del quadro economico congiunturale. L’apprezzabile recupero dell’occupazione a novembre si è associato, infatti, a un ampliamento dell’area dell’inattività. Ciò obbliga a interpretare con molta cautela il calo della disoccupazione (-168mila unità su ottobre) anche perché gran parte dei nuovi inattivi si collocano nella fascia 25-34 anni, la più sensibile a fenomeni di scoraggiamento”: così l’Ufficio Studi di Confcommercio commenta i dati sugli occupati e i disoccupati a novembre.

“La crescita dell’occupazione – prosegue Confcommercio - ha solo attenuato il vuoto che si è determinato nei mesi di fermo dell’attività e ha, comunque, lasciato fuori soprattutto i lavoratori a termine, segmento nel quale rientrano molti stagionali del commercio, del turismo e dei servizi per il tempo libero, settori per i quali non si intravede ancora la fine della crisi. Crisi che rischia di trasferirsi drammaticamente sul mercato del lavoro nei prossimi mesi”.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca