Merlo a Trieste, logistica e trasporti assi essenziali per lo sviluppo

Merlo a Trieste, logistica e trasporti assi essenziali per lo sviluppo

Presso la sede della Confcommercio giuliana si è tenuta una tavola rotonda tra i rappresentanti locali delle categorie dei due comparti e il presidente nazionale di Federlogistica.

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25 febbraio 2019

Trasporti e logistica, in quanto non solo segmenti importanti di per sé a livello produttivo, ma anche giunzioni e trasmissione dell'intero sistema economico italiano, necessitano di adeguata attenzione politico-istituzionale e di misure normative e strumenti operativi atti a favorirne competitività e crescita. Questo il filo conduttore della tavola rotonda, svoltasi in Confcommercio Trieste tra i rappresentanti locali delle categorie dei due comparti (Adriafer e Autorità Portuale) e il presidente nazionale di Federlogistica, Luigi Merlo. L'incontro ha evidenziato intanto la priorità di reperire assetti e soluzioni normative consoni a quelle esigenze di intermodalità, globalità e connessione richieste da un mercato in costante trasformazione e mutazione anche sotto il profilo dei baricentri dei traffici.  Nel suo intervento Merlo ha quindi tracciato una panoramica delle più importanti questione aperte quali la definizione della Regolamentazione uniforme del sistema portuale dei servizi, d'ispirazione comunitaria, la cui entrata in vigore è prevista il 24 marzo prossimo e l'imposizione fiscale sui canoni demaniali, IMU compresa. Un prelievo, come ha anche sottolineato l'imprenditore Enrico Samer, dal quale deriverebbero, di riflesso, pesanti ricadute trasversali e di difficile quantificazione per il tessuto economico-imprenditoriale. Un altro nodo da sciogliere è la partecipazione economica richiesta alle aziende dall'ART, l'Autorità Regolazione dei Trasporti, di cui Federlogistica riconosce l'importante ruolo funzionale, ma da ricalibrare quanto appunto ai versamenti IVA considerata la preponderanza dei traffici internazionali rispetto a quelli nazionali. Prioritari inoltre, per Federlogistica, un intervento in merito al codice sugli appalti, per sbloccare le risorse destinate alla realizzazione di nuove infrastrutture nei terminal, una nuova Regolamentazione sugli Interporti e il collocamento di paletti ben definiti circa la presenza dei Fondi di Investimento nelle gestioni portuali, in quanto in antitesi con il varo di piani industriali e di sviluppo a medio/lungo termine. Merlo ha anche rimarcato, in riferimento alla riforma degli hub portuali, la necessità di un sistema unico, coeso, senza frammentazione normative territoriali, che incrementerebbero burocrazia e diminuirebbero competitività dell'intero complesso marittimo infrastrutturale del Paese. Nella tavola rotonda è stato affrontato anche il tema dei Ferrobonus e dei Marebonus, gli incentivi a sostegno dell'intermodalità del trasporto merci e volti ad incoraggiare lo sviluppo del traffico su rotaia e via mare, che potrebbero essere ripresi anche a livello comunitario. Presente anche l'Associazione degli Spedizionieri del Porto di Trieste, che ha rimarcato l'esigenza dell'effettiva attivazione dello Sportello Unico Doganale (Sudoco) e dell'adeguamento di tutti servizi pubblici imprescindibili per assicurare la competitività delle aziende sui mercati internazionali nella gestione dei flussi delle merci con particolare riferimento alle analisi di laboratorio e dei relativi controlli sanitari e veterinari. Da parte degli Agenti Marittimi, invece, è sottolineata l'esigenza di una revisione della Legge 135 che disciplina appunto ruolo responsabilità della categoria mentre, Vittorio Torbianelli, in rappresentanza dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, ha invocato la necessità di un lavoro condiviso, di tutti i soggetti del sistema, per sviluppare una maggiore integrazione dei dati e dei processi di informatizzazione.

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