Mezzogiorno e Pmi

Mezzogiorno e Pmi

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26 novembre 2009

Logo prima settimana europea delle PMI (2009)

Per circa il 75% delle Pmi del Mezzogiorno la crisi economica ha inciso o sta incidendo in misura significativa sulla propria attività. Maggiormente colpite sono le imprese del commercio. Il 64,4% delle imprese del Sud è, tuttavia, fiducioso di superare la crisi e il 52,8% delle Pmi ritiene di essere ormai prossimo all’uscita dalla crisi. Solo il 5,8% delle imprese crede di essere ormai fuori pericolo, mentre il 41,3% delle Pmi dichiara di essere ancora nel pieno della crisi e non ha idea di quando ne uscirà.

Tra le principali difficoltà incontrate dalle imprese: la diminuzione delle vendite (per il 63,7%) e l’accesso al credito (per il 34%).

Soltanto il 13,6% di Pmi del Meridione ha effettuato investimenti nel 2009, mentre il 41,6% delle imprese ha intenzione di investire nel 2010. Il 37,9% delle imprese ha difficoltà ad effettuare investimenti per i prossimi due anni a causa della mancanza di risorse. Il 75,1% delle Pmi effettuerebbe investimenti con l’aiuto pubblico.

Quasi un terzo delle imprese segnala una diminuzione del livello di occupazione nel secondo semestre del 2009 e il 12,9% delle Pmi prevede un taglio di personale nel primo semestre del 2010.

Tre imprese su cinque hanno difficoltà a far fronte al proprio fabbisogno finanziario a causa principalmente dell’irregolarità e del ritardo dei pagamenti (per il 38,3% e il 52,2% delle Pmi) e del fatturato insufficiente (per il 35,7%).

Sull’offerta di finanziamenti da parte delle banche, il 32% delle Pmi del Meridione rileva una riduzione del credito disponibile, il 24,9% un peggioramento della durata temporale del credito, il 31,1% un aggravamento del costo dell’istruttoria.

Un’impresa su due ritiene utile il provvedimento di moratoria sui debiti delle Pmi, anche se buona parte di queste (il 42,1%) non farà ricorso alla misura.

Questi i dati principali che emergono dall’indagine su Mezzogiorno e PMI realizzata da Confcommercio in collaborazione con Format-Ricerche di Mercato.

Impatto della crisi economica sulle Pmi del Mezzogiorno

Impatto della crisi

Il 74,8% delle Pmi del Mezzogiorno ritiene che la crisi economica abbia inciso, o stia incidendo, “in misura significativa sulla propria attività. Una percentuale, tuttavia, in calo del 6,5% rispetto al 2008 dove le imprese che si ritenevano colpite dalla crisi in modo significativo era pari all’81,2%. Ad essere colpite dalla crisi economica sono soprattutto le imprese del commercio.

Le difficoltà incontrate dalle imprese

Le principali difficoltà riguardano la diminuzione delle vendite (per il 63,7%) e la difficoltà di accesso al credito (per il 34%). Nel 2008 le Pmi del Mezzogiorno che lamentavano in particolare la diminuzione delle vendite e difficoltà di accesso al credito era pari rispettivamente al 69,2% e al 23,3%.

La fiducia delle imprese

Il 64,4% di imprese del Mezzogiorno dichiara di essere fiducioso di superare la crisi.

Solo il 5,8% delle imprese si definisce ormai al di fuori della crisi, mentre il 41,3% delle Pmi del Sud ritiene, invece, di essere ancora nel pieno della crisi e non ha idea di quando ne uscirà. Il 52,8% delle imprese crede di essere ormai prossimo ad uscire dalla crisi. Più in dettaglio, per il 5,2% se ne uscirà entro la fine dell’anno in corso; per il 21,8% entro la metà del 2010; per 25,8% entro la fine del 2010.

Quasi il 60% circa delle imprese del Mezzogiorno ritiene che l’economia italiana sia in crisi e non è in grado di fare previsioni sulla durata della stessa, mentre per il 40% circa delle Pmi l’economia italiana è prossima ad uscire dalla crisi. In dettaglio: per l’1,7% ciò avverrà entro l’anno, per il 12,5% entro la metà del 2010 e per il 25,9% alla fine del 2010.

Soltanto lo 0,3% delle Pmi è convinto che l’economia italiana può dirsi fuori dalla crisi.

Contromisure adottate dalle imprese

Pur alla luce dell’attuale situazione economica, la maggior parte delle Pmi del Sud (84,2%) non ha mai pensato nel corso degli ultimi sei mesi di vendere o cedere la propria attività, mentre soltanto il 15,8% delle imprese ha preso in considerazione questa ipotesi. In particolare: l’11,2% ha avuto occasione di pensarci sporadicamente, il 3,8% ha pensato molto spesso di mollare, anche se tiene ancora duro e lo 0,8% ha ceduto o sta cedendo la propria attività.

Solo il 3,1% delle imprese ha ricevuto offerte di vendita o cessione dell’attività nel corso del 2009. La maggior parte delle richieste di vendita/cessione sono state effettuate da imprenditori o soggetti locali (67,7%), nel 25,8% dei casi da soggetti nazionali, nel 6,5% da soggetti stranieri.

Andamento degli investimenti delle Pmi del Mezzogiorno

Gli investimenti

Aumenta la percentuale delle imprese del Mezzogiorno che hanno effettuato investimenti nonostante la crisi. Erano il 23,1% nel periodo 2007-2008, mentre sono state il 28,4% nel periodo 2008-2009. Nel solo 2009 hanno effettuato investimenti il 13,6% delle imprese.

Le previsioni per il 2010

Il 41,6% delle Pmi del Mezzogiorno ha intenzione di effettuare investimenti nel 2010. Si tratta di una percentuale sensibilmente più alta di quella che al termine del 2008 prevedeva di investire nel biennio 2009-2010 (pari al 26,6%).

Ostacoli agli investimenti

Il 37,9% delle imprese segnala difficoltà ad effettuare investimenti nei prossimi due anni a causa della mancanza di risorse. Nel 2008 questa percentuale era pari al 28,6%.

Il ruolo delle agevolazioni pubbliche

Il 75,1% delle Pmi del Sud effettuerebbe investimenti con l’aiuto pubblico. In particolare, il 42,5% sarebbe disposto ad impegnarsi in tutte le tipologie di investimento di interesse, mentre il 32,6% soltanto in investimenti quali le ristrutturazioni o ampliamenti aziendali.

Il 24,9% delle Pmi, invece, non investirebbe anche in caso di aiuto pubblico.

Analisi congiunturale e analisi previsionale

Ricavi

Soltanto il 34,1% delle Pmi del Mezzogiorno è soddisfatto del livello dei ricavi della propria impresa, mentre il 65,9% si dichiara insoddisfatto.

Il 49,2% delle Pmi ritiene che l’andamento dei ricavi della propria impresa sarà soddisfacente nei primi mesi del 2010 rispetto agli ultimi mesi del 2009. Per il 50,8% delle imprese sarà, invece, insoddisfacente.

Prezzi praticati dai fornitori

Il 49% delle Pmi del Sud Italia è soddisfatto dell’andamento del livello dei prezzi praticati dai propri fornitori negli ultimi mesi del 2009 rispetto ai primi sei mesi. Il 51% delle imprese, al contrario, è “poco” o “per nulla” soddisfatto.

In particolare, i prezzi praticati dai propri fornitori negli ultimi mesi del 2009 rispetto al primo semestre sono inferiori per il 9,7% delle imprese, superiori per il 30,4% e invariati per il 59,9%.

La metà delle Pmi del Sud (50,9%) ritiene che l’andamento del livello dei prezzi praticato dai fornitori alla propria impresa sarà soddisfacente nei primi mesi del 2010 rispetto agli ultimi mesi di quest’anno. Per il 49,1% sarà, al contrario, insoddisfacente.

Ritardi dei tempi di pagamento da parte dei clienti

Il 56% delle Pmi del Meridione ritiene peggiorato l’andamento del livello del ritardo nei tempi di pagamento da parte dei clienti negli ultimi mesi del 2009 rispetto ai primi mesi dell’anno e per il 28,2%è rimasto invariato.

Per il 59,4% delle imprese questo ritardo arriva al massimo a 90 giorni, mentre per il 40,6% delle imprese può arrivare anche a 180 giorni. In particolare, il 20,1% delle imprese dichiara di venire pagato mediamente a 120 giorni, l’8,8% mediamente a 150 giorni, il 4,3% mediamente a 180 giorni e il 7,4% oltre 180 giorni.

Il 49,1% delle imprese prevede che l’andamento del livello ritardo nei tempi di pagamento da parte dei clienti nei primi mesi del 2010 rispetto agli ultimi mesi del 2009 resterà sostanzialmente invariato. Il 10,2% ritiene, invece, che migliorerà, mentre per il 27,1% peggiorerà.

Strategie delle imprese con riferimento all’occupazione

Negli ultimi sei mesi del 2009 il livello dell’occupazione è diminuito per il 31,1% delle Pmi del Mezzogiorno, è aumentato per il 9,9 %, è rimasto invariato per il 59%.

Nei primi sei mesi del 2010 il livello dell’occupazione del Mezzogiorno è destinato a diminuire per il 12,9% delle Pmi, ad aumentare per il 10,1% e resterà invariato per il 77%.

Credito

Fabbisogno finanziario

Aumentata la percentuale di imprese che hanno difficoltà rispetto al proprio fabbisogno finanziario: erano il 50% nel 2008, sono diventate il 59,4% nel 2009. Tra le cause principali: l’irregolarità e il ritardo dei pagamenti (per il 38,3% e il 52,2% delle Pmi) e il fatturato insufficiente (per il 35,7%). Nel 2009 rispetto al 2008 si sono acuiti, in particolare, l’insufficienza del fatturato e il ritardo nei pagamenti da parte dei clienti.

Nel 2009 le Pmi in difficoltà rispetto alla capacità di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario hanno adottato le medesime strategie dell’anno precedente: pagando in ritardo i propri fornitori (47,1%) e ricorrendo agli scoperti di conto corrente presso le banche o presso altri operatori finanziari “non bancari” (47,8%).

Le richieste di finanziamento delle imprese al sistema bancario

Il 46,3% delle Pmi del Mezzogiorno ha chiesto ad ottobre 2009 un finanziamento o di rinegoziare un finanziamento esistente. Nel 57% dei casi la domanda delle Pmi è stata accolta con un ammontare pari o superiore alla richiesta; nel 4,7% dei casi la domanda è stata accolta con un ammontare inferiore, nel 6,7% la domanda non è stata accolta. Il 15,4% delle Pmi è in attesa di conoscere l’esito della domanda presentata, mentre il 16,3% ritiene che farà richiesta alle banche nei primi mesi del 2010.

La richiesta di finanziamento è stata garantita generalmente per mezzo di “garanzie reali prestate dall’impresa” (54,7%) e/o di garanzie reali prestate dai soci dell’impresa o dall’imprenditore (49,5%).

L’offerta dei finanziamenti alle imprese da parte del sistema bancario

Negli ultimi sei mesi del 2009 rispetto al primo semestre, il 32% delle Pmi del Meridione ritiene peggiorata l’offerta dei finanziamenti da parte delle banche con riferimento alla quantità di credito reso disponibile. Il 7,2% la reputa, invece, migliorata, mentre per il 60,8% è rimasta invariata.

Per il 24,9% delle imprese, negli ultimi sei mesi del 2009 rispetto ai primi sei mesi dell’anno, è peggiorata l’offerta dei finanziamenti da parte delle banche con riferimento alla durata temporale del credito. Il 71,6% la ritiene invariata, mentre il 3,5% migliorata.

Il 31,1% delle Pmi ritiene peggiorata, negli ultimi sei mesi del 2009 rispetto al primo semestre, l’offerta dei finanziamenti da parte delle banche con riferimento al costo dell’istruttoria. Il 66,1% la reputa invariata, mentre il 2,7% migliorata.

Il 56,2% delle imprese giudica “elevato” il livello delle garanzie reali e personali richieste dalla banca (o dalle banche), mentre il 43,8% delle Pmi lo giudica “accettabile. Nel 2008 era rispettivamente il 49,6% e il 50,4%.

Il rapporto banche – imprese

Il 69,3% delle imprese è soddisfatto del rapporto con la propria banca. In particolare, il 9,3% delle Pmi ritiene questo rapporto “molto” soddisfacente e il 60% lo reputa “abbastanza” soddisfacente. Di contro, il 30,7% delle imprese lo reputa “poco” o “per nulla” soddisfacente.

Valutazione dell’azione del Governo e di altre “azioni di sistema”

Circa un terzo delle imprese del Meridione giudica efficace l’azione ed i provvedimenti varati dal Governo per contrastare la crisi economica. Per due imprese su tre non sono, invece, efficaci. Tra i motivi dell’inefficacia, il 62,6% delle Pmi ritiene che le azioni messe in campo dall’Esecutivo siano “insufficienti” ad affrontare i problemi della crisi.

Diminuisce la percentuale di Pmi del Mezzogiorno che ritiene utile l’istituzione di una banca dedicata agli investimenti nel Mezzogiorno (57,4%).

Il 50,3% delle imprese del Meridione ritiene utile il recente provvedimento di moratoria sui debiti delle Pmi, sottoscritto da alcune associazioni di categoria con l’Abi. Tra queste imprese, il 16,8% si dichiara possibilista sull’utilizzazione della misura, il 9% la utilizzerà certamente, il 42,1% non ci farà ricorso e il 32% è incerta sul da farsi.

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