Milano diventa capitale della fotografia

Milano diventa capitale della fotografia

Dal 29 aprile al 16 giugno è tempo di Photofestival, la rassegna annuale realizzata da Aif, Unione Commercio Milano e Camera di Commercio. Un circuito di 150 mostre, gratuite per il pubblico, anima diversi luoghi della città per mostrare i diversi volti dell'arte fotografica.

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29 aprile 2014

Milano diventa la capitale della fotografia per un mese e mezzo grazie ad un percorso espositivo di 150 mostre, di autori affermati e giovani talenti, ospitate in alcuni dei palazzi e sedi istituzionali più belli della città. E' arrivata alla sua ottava edizione Photofestival, la rassegna annuale dedicata alla fotografia realizzata da Aif, Associazione italiana foto e digital imaging, Unione Commercio Milano e Camera di Commercio. Dal 29 aprile al 16 giugno un circuito di 150 mostre, gratuite per il pubblico, anima diversi luoghi della città per mostrare i diversi volti dell'arte fotografica. Dal ritratto ai reportage, alle foto creative fino ai paesaggi, si potranno ammirare talenti emergenti e ancora poco conosciuti e maestri affermati. Non mancheranno workshop e incontri per discutere con i professionisti dell'evoluzione della fotografia e degli aspetti tecnici e artistici, il programma completo è visibile sul sito www.photofestival.it. Tra i palazzi milanesi che ospiteranno le mostre ci sono anche il Museo Bagatti Valsecchi, Palazzo Giureconsulti, Palazzo Bovara e Turati oltre che molte gallerie d'arte cittadine. L'apertura del festival è stata anche l'occasione per la consegna del premio AIF alla carriera che quest'anno è andato a Cesare Colombo, fotografo milanese che "ha dato un contributo alla fotografia italiana sia come autore che come operatore culturale", si legge nelle motivazioni. Photofestival "è un altro segnale positivo sulla strada del rilancio dell'economia - ha detto in una lettera di saluto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli - un appuntamento che diventerà spero fondamentale nel 2015 con gli eventi di Expo in città". Nel 2015 per Expo "ci piacerebbe avere anche 300 mostre - ha aggiunto il vice presidente di Aif, Dario Bossi - perché in tempi di crisi noi vogliamo invertire la tendenza e aumentare l'offerta".   

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