Confcommercio Milano: l’indotto della Fashion Week sarà di 185 milioni di euro
Confcommercio Milano: l’indotto della Fashion Week sarà di 185 milioni di euro
Secondo il Centro Studi dell’Associazione la spesa pro capite sarà di 1.641 euro. In leggerissimo calo il numero di visitatori. Barbieri: “un banco di prova per la sperimentazione della ztl nel Quadrilatero”.
Sarà di circa 185 milioni euro (+2,3% rispetto allo scorso anno) l’indotto complessivo della spesa turistica della Fashion Week, in programma a Milano dal 25 febbraio al 3 marzo), mentre la spesa pro capite, invece, sarà di 1.641 euro (+ 3,1% sul 2024). Sono le stime del Centro Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, che indicano poi un lievissimo calo del numero totale di visitatori (-0,8%), soprattutto stranieri (saranno 48.400 rispetto ai 50.500 del 2024) ma che spenderanno molto di più dello scorso anno (80,9 milioni di euro, +14,9%, e spesa pro capite di 1.671 euro). Previsti in aumento dell’1,9%, invece, i visitatori italiani (circa 64.200 contro i 63.000 dello scorso anno) con una spesa pro capite più bassa, 1.618 euro, e un indotto di 103,8 milioni di euro. Nella ripartizione di spesa complessiva lo shopping peserà per il 46% (85 milioni), pernottamenti/ristorazione per il 39% (72 milioni) e i trasporti per il 15% (27,7 milioni).
“L’attrattività di Milano – rileva Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza – si fonda sull’appeal internazionale della città. La Fashion Week sarà anche probabilmente il banco di prova della sperimentazione della ztl nel Quadrilatero voluta dal Comune che, ad oggi, non sperimenterebbe nulla se non le telecamere d’ingresso e che ha tanti problemi aperti (accesso alle autorimesse, orari carico scarico merci insufficienti, valet parking ancora non definito). Speriamo che tutto ciò non incida negativamente sui flussi legati alla manifestazione e rinnoviamo l’invito all’Amministrazione comunale a confrontarsi concretamente per risolvere questi problemi aperti”.