MODELLO UNICO PER QUALITA' SERVIZIO
MODELLO UNICO PER QUALITA' SERVIZIO
Alberghi: presentato un modello unico di qualità
Un modello unico di qualità del servizio, basato sulle best practice individuate tra un qualificato numero di alberghi italiani, è stato presentato alla Fiera di Rimini a Sia Guest (Salone Internazionale Accoglienza), manifestazione che si tiene su 90.000 metri quadrati alla presenza di 700 aziende fino al 25 novembre. Realizzato da Federalberghi-Confturismo, con il contributo di Fondir (Fondo Paritetico Interprofessionale per la formazione continua dei dirigenti del terziario), dell'Ente Bilaterale Nazionale Turismo e di Rimini Fiera, l'iniziativa e' stata illustrata in anteprima nel corso del convegno “Modelli di qualità per l'ospitalita' italiana”. L’hotellerie italiana, tra le più importanti nel contesto internazionale, si caratterizza per la prevalenza di strutture indipendenti (circa il 93% del totale), che associano ad una pluralità di esperienze imprenditoriali una consolidata cultura dell'ospitalità. L'assunto, spesso dato per acquisito, che la qualità corrisponda principalmente ad un'elevata standardizzazione del format e dei servizi offerti alla clientela, di fatto non riconosce le valenze qualitative di questa variegata offerta italiana e sottostima l'elevata capacità di personalizzazione dei servizi, la cultura e tradizione dell'accoglienza diffusa ed il legame con l'identità del territorio. Le eccellenze del tessuto imprenditoriale alberghiero italiano, attraverso un opportuno sistema di valorizzazione, costituiscono un'ulteriore opportunita' di riconoscibilità del modello vincente di ricettività indipendente made in Italy. Sulla base di queste premesse Federalberghi-Confturismo ha realizzato con il supporto di The European House-Ambrosetti una modellizzazione delle valenze qualitative del sistema ricettivo nazionale sugli elementi di servizio, caratteristiche di prodotto e modalità di erogazione e codificato un “piano d'adeguamento attraverso il quale realizzare, su base volontaria e nel rispetto e valorizzazione delle differenze, la diffusione su tutto il territorio di parametri di qualità, in modo da garantire una maggiore e condivisa qualità diffusa”.