Nasce Assintel Sicilia

Nasce Assintel Sicilia

In occasione del workshop "La mutazione digitale dell'ICT", organizzato a Catania da Confcommercio Sicilia e Assintel, è stata festeggiata la costituzione del comitato regionale dell'Associazione nazionale imprese ICT e digitali. A Perugia workshop Confcommercio-Assintel "la mutazione digitale dell'ICT".

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19 febbraio 2015

La comunità ICT siciliana si è incontrata per la prima volta a Catania per festeggiare la nascita di Assintel Sicilia, il comitato regionale dell'Associazione nazionale imprese ICT e digitali in seno a Confcommercio Imprese per l'Italia. Occasione, il workshop "La mutazione digitale dell'ICT", organizzato da Confcommercio Sicilia e Assintel e promosso dal Consorzio Etna Hitech presso l'Hotel Nettuno. Durante la giornata sono stati presentati una lettura dei principali dati del mercato ICT e le priorità di investimento delle aziende utenti. Sono stati anche disegnati i contorni del mercato del lavoro del settore, secondo i risultati delle ultime ricerche Assintel. Ad aprire i lavori e dare il benvenuto il presidente di Assintel e Pdella Commissione Innovazione e Servizi di Confcommercio, Giorgio Rapari. "Valorizzare le competenze e le best practice del Made in Italy digitale è una delle mission di Assintel, che rappresenta le piccole e medie imprese dell'ICT. Tutto ciò passa necessariamente per le ricchezze imprenditoriali del territorio, andando a scoprire e dare voce a ciò che di eccellente ogni regione, anche la più lontana, possiede", ha detto aggiungendo che "la Sicilia, in questo senso, è un caso emblematico. Siamo partiti da un gruppo di aziende dell'Etna Valley, riunite nel consorzio EHT, che riassumono quanto di buono c'è nel modello della piccola impresa italiana: snelle, giovani, altamente specializzate, eterogenee e innovative. Ciò che a loro mancava era la connessione con una dimensione più ampia, sia per cogliere le opportunità della community nazionale, sia per valorizzarsi all'interno della realtà regionale. Assintel ha costituito la chiave di volta: in sinergia con Confcommercio Sicilia ha creato Assintel Sicilia, che diviene il punto di riferimento associativo per tutte le aziende siciliane del settore".  Promotore del Comitato regionale di Assintel è Emanuele Spampinato, giovane manager dal forte background nel mondo IT, oggi presidente del Consorzio Etna Hitech che ha presentato il programma del Comitato Regionale "Assintel Sicilia" e le prospettive di sviluppo che il settore conoscerà nei prossimi anni, sia a livello pubblico che privato. "Il nostro obiettivo – ha ribadito Spampinato - è condividere visione e strategie per la trasformazione digitale del nostro territorio, portando i temi nazionali all'attenzione delle istituzioni locali". A seguire il segretario Generale di Assintel, Andrea Ardizzone, ha presentato i dati e gli esempi più concreti di come il digitale stia già avendo un forte impatto su ogni aspetto dell'economia e della quotidianità di istituzioni, imprese e cittadini/consumatori.

 

A Perugia workshop Confcommercio-Assintel "la mutazione digitale dell'ICT"

Un ruolo fondamentale nel costruire un ponte tra l'oggi e il domani all'interno delle pmi è svolto dalle imprese ICT-Information e Communication Tecnology, che a loro volta devono attivare una "mutazione digitale" per tornare a crescere.  E proprio questa sollecitazione le imprese umbre del settore  hanno ricevuto nel  workshop dal titolo "La mutazione digitale dell'ICT", promosso dalla Confcommercio della provincia di Perugia e da Assintel – Associazione nazionale delle imprese ICT, che si è svolto nella sede perugina dell'associazione. L'iniziativa fa parte di un programma di attività specifiche rivolto da Confcommercio alle imprese ICT, specie di medie e piccole dimensioni, a cui l'organizzazione si propone, grazie anche alle competenze specifiche di Assintel, come punto di riferimento globale. "Il divario digitale è oggi la nuova forma di disuguaglianza ed interessa trasversalmente la società civile e quella imprenditoriale", ha sottolineato nel suo indirizzo di saluto il coordinatore regionale Confcommercio Federico Fiorucci. "Per questo Confcommercio offre non solo rappresentanza sindacale e assistenza tecnica per la crescita delle imprese ICT, ma anche una "intermediazione culturale" tra ciò che possono offrire e i bisogni del panorama complessivo delle imprese che rappresentiamo. Parallelamente siamo interlocutori delle istituzioni per sensibilizzarle sulle tipologie di interventi e di forme di sostegno più adeguate ad un settore che è strategico per la crescita dell'intera economia. Oggi sostenere e supportare la diffusione dell'innovazione tra le imprese è una nostra priorità ".  "Le aziende ICT sono al punto di non ritorno: serve una mutazione digitale per tornare a crescere. Nuovi modelli di innovazione - ha aggiunto Andreas Schwalm, responsabile comunicazione Assintel - sono indispensabili per fronteggiare una crisi che non è solo quella trasversale a tutta l'economia, ma è propria del comparto".

I dati del Rapporto Assintel 2014 evidenziano infatti che, nel contesto di una  generale staticità del mercato (+0,7% nel 2014), i picchi negativi sono legati all'IT tradizionale, mentre quelli positivi sono connessi alle trasformazioni digitali. Nel 2014 inoltre, a causa della crisi, il  72% delle imprese ha destinato meno del 2% del proprio fatturato in Information Tecnology, soglia minima per poter sostenere una politica di crescita;  il 34% delle aziende ha un budget IT in lieve crescita, il 31% in diminuzione e il 35% invariato.
"Le imprese devono adeguarsi velocemente ai nuovi paradigmi digitali – ha aggiunto  Schwalm - riformulando sia la propria offerta sia i propri processi interni, oppure rischieranno di restare ai margini, perdendo l'opportunità di agganciarsi alla crescita. E' una mutazione genetica di tipo tecnologico, culturale e economico".
L'incontro di Perugia  ha fornito ai partecipanti non solo un quadro delle criticità e degli strategie  da attuare per affrontarle,  ma anche un momento di networking:  alcune delle aziende presenti hanno presentato brevemente alle altre imprese una business case di successo, con lo scopo di trovare partnership, stimolare e ricevere nuove idee, creare progettualità comuni, fare rete, in un mercato che oggi chiede sempre più servizi integrati orientati al risultato.

I DATI DEL MERCATO ICT IN ITALIA (RAPPORTO ASSINTEL 2014)

Il mercato IT nel 2014 vale 24.300 milioni di euro, con una lievissima crescita del +0,7% rispetto allo scorso anno, dovuta in gran parte alle buone performance dei segmenti legati alla trasformazione digitale. L'Hardware continua a contrarsi (-1,6%) trascinato dal declino dei PC, attorno al -20%, e solo in parte controbilanciato dalla crescita di Smartphone (+9,3%) e Tablet (+5%). Il Software tiene banco (+1,1%), rallentato dal segno meno dei Software di Sistema (-4,4%) e dei vecchi Gestionali (-8,3%), mentre i segnali postivi arrivano da Digital Marketing (+29,1%), Internet of Things (+13,6%), Business Intelligence, Analytics e Big Data (+6,2%), connessi con la trasformazione del consumatore digitale. I Servizi IT continuano a decrescere (-1,7%), trascinati dal ribasso delle tariffe professionali. Le note positive sono legate alla consulenza manageriale (+2,1%) e ai servizi di Datacenter (+3,3%), quelle negative riguardano i servizi di System Integration e Sviluppo Software (-3,2%), di infrastruttura (-6,3%) e la Formazione (-5,2%). Inarrestabile la crescita dell'universo del Cloud Computing (+22%), sia nella componente classica (+33%) sia in quella di Business Process as a Service (+13%). Continuano a calare tutti i segmenti di mercato legati alla spesa pubblica in IT, che nel contempo innesca forti dinamiche di downpricing a svantaggio delle aziende dell'Offerta: PA Centrale -4,1%, Enti locali -3,9%, Sanità -3,1%. Anche il Commercio resta negativo (-1,6%), l'Industria è ferma (-0,2%), mentre tornano a crescere i big spender: Banche (+3,2%), Assicurazioni (+3,1), TLC (+3,3%) e Utility (+4,4%). Sono in lieve ripresa gli investimenti in IT delle Grandi Aziende (+0,8%) mentre restano negativi quelli di Piccole (-3,4%) e Micro imprese (-2,3%).

 

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