Nasce il Governo Draghi, "una squadra che può imprimere una svolta alla crisi"

Nasce il Governo Draghi, "una squadra che può imprimere una svolta alla crisi"

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18 febbraio 2021

“Buon lavoro al nuovo Governo Draghi chiamato a fronteggiare tempestivamente emergenza sanitaria, emergenza economica ed emergenza sociale e a mettere a frutto l’opportunità del Recovery Plan. È arrivato davvero il tempo di un deciso cambio di passo. Le varianti del Covid-19 preoccupano e centinaia di migliaia di imprese - soprattutto del terziario - sono in attesa dei ristori necessari alla loro sopravvivenza”: così il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, sul nuovo Esecutivo.

“La squadra di Governo – continua Sangalli - ha le potenzialità per imprimere una svolta alla crisi che si sta aggravando. Bene, come anche da noi da tempo auspicato, il ritorno del Ministero del Turismo: una scelta giusta e necessaria sia per l’impatto drammatico della pandemia sul settore, sia perché la ripartenza del turismo italiano è condizione strategica per la ripartenza di tutto il nostro Paese”.

“Un grazie al presidente Mattarella che con coraggio ha permesso di mettere in campo una squadra all'altezza della situazione in uno dei momenti più drammatici della nostra storia”, conclude Sangalli.

Confturismo (Patanè): "Per il turismo si apre una nuova stagione"

Il presidente di Confturismo, esprime la propria soddisfazione per la creazione all'interno dell'esecutivo Draghi di un ministero dedicato al settore del Turismo scorporato da quello della Cultura. "Un ministro del Turismo con competenze perfettamente ritagliate nel quadro previsto dalla Costituzione e con portafoglio. Ci voleva il professore Mario Draghi per risolvere con determinazione e lucidità una questione sulla quale ci si arrovellava da decine di anni, senza trovare mai la soluzione. Se il buongiorno si vede dal mattino, si apre una grande stagione per il turismo, stremato dalla crisi in corso, almeno sotto il profilo istituzionale. Ringraziamo il presidente del Consiglio per la grande sensibilità ai temi del nostro settore, che ha dimostrato con questo gesto importantissimo. Diamo il benvenuto al ministro Garavaglia che siamo pronti a incontrare, non appena si sarà' insediato, per supportarlo da subito nell'impegno che lo attende".

Federalberghi e Fiavet: "Finalmente un Ministero dedicato solo al turismo"

"Non mi sembra vero ed è davvero una notizia da festeggiare". Questo il primo significativo commento alla notizia dell'istituzione di un ministero del turismo da parte del presidente di Federalberghi Bernabò Bocca. "Finalmente, dopo un'attesa di anni, un ministero del turismo dedicato! E poi soprattutto un ministero con portafoglio, non un ministero che taglia i nastri alle inaugurazioni. Un ministero corposo, di contenuti. Eravamo stufi di essere ospitati di qua e di là. L'Italia merita un ministero dedicato". "Assicuriamo sin da ora la piena disponibilità del sistema Federalberghi a collaborare con il Governo, nell'interesse del Paese". "Il turismo - ha detto Bocca - ha bisogno di interventi immediati, per uscire dalla tempesta, e di programmare la ripartenza con investimenti che consentano di competere ad armi pari con l'agguerrita concorrenza internazionale".

Anche le agenzie di viaggio "esultano". "Siamo certi che agenzie di viaggio e operatori turistici - ha detto la presidente della Fiavet Ivana Jelinic- avvieranno presto un fattivo dialogo e una collaborazione in vista di una rinascita completa del settore basilare per il nostro Paese, che occupa 13% del PIL, e impegna il 15% della forza lavoro. Non era più possibile non dedicare un ministero a un comparto che, come attestano i dati di Confcommercio, contribuisce per 44 miliardi alla bilancia commerciale italiana e registra un valore della produzione di 190 miliardi". "In qualità di presidente di Fiavet Confcommercio, do la mia piena disponibilità, da subito, per un dialogo fattivo e concreto".

Assintel: "Ora ci sono le condizioni per riprogettare il futuro"

"Il nuovo Governo si trova ad affrontare una sfida epocale: far sì che il Paese riesca ad utilizzare i fondi del Next Generation Europe per evolvere davvero. Come associazione nazionale delle imprese ICT lo diciamo da tempo: il Digitale può servire a tutto il Paese solo se è inserito in un piano strategico di lungo periodo. È il driver per rendere competitivo il sistema economico, per creare efficienza nella pubblica amministrazione, per aprire l’esperienza individuale ad una cittadinanza matura". Questo il commento della presidente di Assintel, Paola Generali dopo l'insediamento del governo Draghi.

"L’approccio del Governo uscente - ha detto Generali - è andato in questa direzione, ma in modo ancora troppo timido: ne è dimostrazione la posizione dell’Italia nell’indice DESI, che anche nel 2020 ci ha visti al quart’ultimo posto. Per il nuovo Governo sarà decisivo l’aspetto di programmazione e governance: non a caso i due ministeri che dovranno sovrintendere al piano puntano sul concetto di transizione – digitale ed ecologica - e sono stati affidati a due super tecnici, più liberi di seguire criteri di efficacia e meno legati agli interessi ed umori elettorali".

"Transizione digitale significa investire bene gli oltre 46 miliardi di euro che arriveranno dal Next Generation UE: il Ministero di Vittorio Colao è purtroppo ancora senza portafoglio, ma avrà un ruolo guida nell’indirizzare le risorse in modo efficace. Dovrà necessariamente coordinarsi con il MISE di Giancarlo Giorgetti, che ha il portafoglio e il potere di intervenire con misure di tipo economico".

"E’ a sostegno di questa relazione cruciale che noi riteniamo fondamentale inserire un terzo soggetto di dialogo, rappresentato da un tavolo interassociativo con le principali associazioni d’impresa nazionali: sarà loro il compito di esprimere visione, bisogni e richieste, uscendo dalle logiche delle multinazionali e comprendendo l’ecosistema delle piccole imprese, sintetizzando i punti di vista dell’offerta e della domanda digitale in tutti gli ambiti economici e territoriali. Non più, quindi, una politica slegata dalle imprese, ma integrata e in ascolto”.

Secondo la presidente di Assintel, "se questo approccio sarà accolto, il contributo potrebbe estendersi anche agli altri grandi temi aperti: in primo luogo in quei settori economici su cui puntare per il futuro del Paese, pensiamo soprattutto al Turismo, all’Agrifood, o alla sfida visionaria della Transizione ecologica".

"Parallelamente - ha concluso - dobbiamo riuscire a costruire le competenze avanzate che ci serviranno per il futuro: deve aprirsi un dialogo strutturale fra il mondo delle imprese e i Ministeri dell’Istruzione e dell’Università, per indirizzare meglio le nuove generazioni ai percorsi STEM e in generale ad un’integrazione con le competenze digitali".

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