Nautica: a Roma la Terza Giornata Nazionale del Charter
Nautica: a Roma la Terza Giornata Nazionale del Charter
Nautica: a Roma la Terza Giornata Nazionale del Charter
E’ stato presentato a Roma, nell’ambito della Terza Giornata Nazionale del Charter, il manifesto politico-programmatico Ainud-Federnautica sulle linee guida per la legislazione in tema di nautica da diporto commerciale. Al tradizionale appuntamento dedicato agli operatori della locazione e del noleggio di unità da diporto, nonché a tutti gli operatori del turismo nautico, hanno partecipato tra gli altri â€" oltre ai “padroni di casaâ€�, ovvero il presidente di Federnautica Claudio Mazza e quello di Ainud Antonio Barabino - il coordinatore di Confturismo Giovanni Bastianelli, il dirigente Nautica da diporto del Ministero dei Trasporti Wanda Rebuffat e il vice direttore generale del Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del Turismo Roberto Rocca.
MANIFESTO POLITICO-PROGRAMMATICO AINUD-FEDERNAUTICA LINEE GUIDA PER LA LEGISLAZIONE IN AMBITO DI NAUTICA DA DIPORTO COMMERCIALE
IL COMPARTO TURISTICO NAUTICO
Le imprese turistiche nautiche, pur se recentemente regolate dal Codice del Diporto,
devono essere inquadrate all’interno di un comparto a forte caratterizzazione
turistica, che finalmente rifletta la vera natura del settore, facendo da ombrello a
tutte quelle attività organizzate professionalmente per offrire vacanze e servizi
turistici nautici al pubblico, dalla portualità turistica fino alla locazione e noleggio di
unità da diporto ed alla intermediazione di mezzi nautici e di pacchetti turistici
nautici.
L’AZIENDA COME PROTAGONISTA DEL MERCATO TURISTICO NAUTICO
L’azienda deve essere protagonista e punto di riferimento universale per tutti i
soggetti coinvolti nel processo di commercializzazione e fruizione del prodotto
turistico nautico: gli investitori privati, quelli professionali, gli utenti, le istituzioni.
Solo attraverso l’azienda si polarizzano gli interessi e si concretizzano i progetti.
Solo attraverso l’azienda l’offerta commerciale sui mercati locali ed internazionali
acquista un peso consistente per un’identificazione e uno sviluppo. Solo così può
realizzarsi un approccio serio, ordinato e normalizzato ad uno dei settori produttivi
più importanti del nostro Paese.
L’IDENTIFICAZIONE DELL’OPERATORE TURISTICO NAUTICO
Identificare e qualificare l’operatore turistico nautico come il soggetto che svolga
attività turistico nautiche, che comportino l’accoglienza turistica anche con l’utilizzo
di qualsiasi mezzo nautico. La qualifica dell’operatore in questo modo definito
dovrà prevedere le nozioni di base dell’accoglienza e della tecnica turistica nautica,
ed essere graduabile per tipologia specifica e livelli, prescindendo dalle abilitazioni
del caso che comunque costituiscono parte necessaria e integrante a seconda
dell’attività svolta.
L’IMBARCAZIONE TRAINA L’INTERO COMPARTO
Attraverso l’imbarcazione o il natante si muove il 99% del comparto turistico
nautico, dalla locazione al noleggio alla portualità , alle attività didattico sportive. E’
prioritario tenerne conto a fronte di una sempre maggiore attenzione nei confronti
delle navi e dei Super Yachts di lusso. Se questo interesse è più che giustificato per
ciò che compete gli interessi industriali del nostro Paese, lo stesso non si può dire
per quanto riguarda il turismo nautico: qui le navi sono in numero contenuto e
generano un traffico pari a circa l’1% del totale. Le imprese turistico nautiche,
importanti elementi della filiera turistica nazionale, necessitano di uno sforzo
normativo che semplifichi l’utilizzo dei mezzi nautici appropriati e sia il più
possibile svincolata dalla cultura mercantile, che inizialmente ha ispirato le
normative sul diporto, ma che ormai risulta inadeguata e d’ostacolo per lo sviluppo
delle imprese del comparto turistico nautico.
TITOLI PROFESSIONALI E ABILITAZIONI
Il comparto turistico nautico può prevedere un solo titolo professionale, che è quello
dell’operatore turistico nautico, valido per tutte le attività svolte nel comparto e che
potrà essere regolato su diversi livelli. Le abilitazioni necessarie per lo svolgimento
di alcune attività del comparto devono essere ridefinite in maniera semplice e
realizzabile e non devono costituire né vincolo né ostacolo allo sviluppo del settore,
ma al contrario essere di ulteriore incremento al mercato del lavoro, soprattutto di
quello giovanile. L’aspetto contrattuale del lavoro si deve rifare all’esperienza più
ampia dei contratti nel settore turistico.