Nel Cuneese un nuovo canale domanda–offerta di lavoro

Nel Cuneese un nuovo canale domanda–offerta di lavoro

Sono giù un migliaio le autocandidature presentate a "Granda Lavoro", Agenzia dei Servizi al Lavoro di Confcommercio, da gennaio 2014. No alla chiusura dell'aeroporto di Levaldigi.

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8 settembre 2014

Sono circa mille gli utenti che da gennaio 2014 hanno presentato la loro candidatura presso le sedi operative di Alba, Bra, Cuneo e Savigliano o si sono registrati sul sito web di "Granda lavoro". L'obiettivo per tutti è la ricerca di occupazione, ma soprattutto l'utilizzo di un nuovo canale informativo per raggiungere le Imprese. Granda Lavoro è una rete di competenze, persone ed opportunità che promuove l'incontro tra domanda e offerta di lavoro a partire dalla consulenza informativa, passando per l'orientamento professionale per giungere infine all'accompagnamento al lavoro. In tempi come quelli attuali, caratterizzati da difficoltà legate alla crisi in atto, non si tratta di una mission facile, ma necessaria per rispondere da una parte, all'esigenza delle Imprese di reperire personale qualificato e dall'altra, alla necessità dell'individuo di collocarsi/ricollocarsi nel mondo del lavoro. "L'agenzia servizi al lavoro nata in Confcommercio – dice Ferruccio Dardanello, che ne è il presidente -  è una realtà che sta dimostrando la sua efficacia nel complesso scenario di un mercato del lavoro sempre più atipico". Un sostegno all'occupazione potrà derivare dal progetto regionale "Garanzia Giovani Piemonte" partito nel maggio scorso, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e rivolto ai giovani in età compresa tra i 15 ed i 29 anni, che attraverso l'iscrizione al sito web www.garanziagiovanipiemonte.it, si candidano a ricevere proposte di lavoro in Piemonte, in Italia e all'Estero; proposte di formazione finalizzata all'occupazione e di tirocinio anche fuori regione ed all'estero; inviti a partecipare ad iniziative specialistiche di orientamento sulla domanda delle imprese e le opportunità di lavoro; servizi informativi circa opportunità nel campo del volontariato, della cooperazione e del servizio civile; servizi per conoscere l'offerta formativa post diploma e post laurea al fine di specializzarsi; servizi orientativi e di sostegno al rientro in percorsi d'istruzione e formazione finalizzati al conseguimento di qualifiche professionali e diplomi di livello secondario o titoli universitari; servizi informativi finalizzati alla creazione di impresa. 

 

Confcommercio Cumeo dice no alla chiusura dell'aeroporto di Levaldigi

Destino pesante quello della provincia di Cuneo, chiamata puntualmente a combattere, a volte per decenni, al fine di ottenere infrastrutture idonee o fare in modo che esse vengano adeguate ai tempi. Dopo l'autostrada per Asti, la nuova galleria del Tenda, la linea ferroviaria per Ventimiglia e la Costa Azzurra, al centro dell'attenzione è ora l'aeroporto di Levaldigi, capace di dar fiato al movimento turistico, di rendere operanti tratte che altre aerostazioni non hanno considerato e di rappresentare una porta aperta da e per la Granda da sempre a rischio marginalità. Le dichiarazioni del governatore della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, sull'intenzione di destinare i soldi oggi destinati a Levaldigi al finanziamento delle iniziative di promozione di Caselle hanno prodotto, in provincia, l'effetto di una doccia gelata. Ha ripreso fuoco la vecchia polemica del capoluogo subalpino acchiappatutto, privilegiato nel supporto economico ai progetti, nella concessione di contributi a sostegno delle stazioni sciistiche, nelle battaglie per accaparrarsi, a costo di mettere in campo cifre doppie rispetto a quelle offerte dall'aeroporto cuneese, l'attenzione di alcune compagnie low cost. Nel tempo, Levaldigi non è riuscito a scuotersi di dosso il suo ruolo di cenerentola, nonostante la serietà operativa mostrata dalla dirigenza, l'intelligente progettualità, l'intervento degli enti locali nel pacchetto azionario e i buoni risultati messi a segno. La Regione è intervenuta come detentrice, attraverso Finpiemonte Partecipazioni, di un buon pacchetto azionario, contribuendo ai diversi aumenti di capitale, sino ad essere invitata a versare, nelle prossime settimane, altri 206.000 euro. Nei giorni scorsi, il colpo di scena. "Dal canto nostro – precisa il vice presidente provinciale di Confcommercio, Luca Chiapella – continuiamo ad essere disponibili ad una collaborazione con Caselle. Riteniamo  che non sia Levaldigi ad aver causato problemi al maggior aeroporto piemontese. Da sempre si è stati attenti a non duplicare le rotte e ad individuare mete che, in qualche caso, Torino ha scoperto solo successivamente.  Riteniamo, inoltre, che la funzionalità dell'aeroporto cuneese rappresenti un valido sostegno per l'economia locale, bisognosa di mantenere contatti con un'area più ampia e con mercati in grado di offrire nuove opportunità di sbocco alle nostre produzioni". "Sul piano turistico – aggiunge il presidente dell'associazione albergatori, Piero Sassone -  la presenza dell'aerostazione è, da tempo, al centro di pacchetti destinati alla clientela del centro e nord Europa ed un incentivo, per i cuneesi, a mettersi in contatto con paesi lontani. Inutile  promuovere il territorio se non si agevola l'accesso, se non si dà la possibilità di raggiungerlo in tempi brevi, se si continua ad essere legati, senza alcuna alternativa,  ad un aeroporto qual è Caselle che le attuali condizioni viarie non consentono di raggiungere in tempi brevissimi. L'utenza ha capito, ormai che la velocità delle operazioni di imbarco, l'efficienza del personale e  la disponibilità di parcheggio a prezzi vantaggiosi possono fare la differenza. Lo dimostrano i dati statistici del movimento viaggiatori. Di qui il nostro appoggio ad ogni iniziativa in difesa dell'aeroporto di casa nostra, vagheggiato per decenni, realizzato, alimentato da risorse locali, gestito con oculatezza ed aperture alla modernità".

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