Nel Veneto arrivano gli incentivi auto

Nel Veneto arrivano gli incentivi auto

Stanziati 2 milioni di euro, con tetto di 1.000 euro per singolo contributo. Confcommercio Veneto: "accolto il nostro piano, delibera approvata dalla Regione in tempo record". Federauto: "finalmente un provvedimento in linea con quello che proponiamo da quasi quattro anni".

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29 settembre 2014

Confcommercio Veneto chiama, la Regione risponde. E a soli cinque mesi dalla conferenza stampa nella quale il Gruppo Auto Moto dell'Associazione presentava all'assessore all'Ambiente, Maurizio Conte, la sua proposta di incentivi per il settore auto, ecco la delibera che concede un contributo per la rottamazione di veicoli inquinanti e sostituzione con veicoli a basso impatto ambientale di nuova immatricolazione. Il contributo sarà di 1.000 euro e verrà destinato ai soggetti che, partecipando al relativo bando, risulteranno in graduatoria fino a esaurimento delle somme disponibili. In totale, la somma stanziata per il piano ammonta a 2 milioni di euro, con copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati per gli ‘Interventi di tutela ambientale finalizzati alla riduzione dell'inquinamento'. "Ringraziamo la Regione Veneto e in particolare l'assessore Conte per aver accolto le nostre istanze dando il via a un provvedimento di vitale importanza per l'ambiente e, in seconda battuta,  per i consumatori e le imprese in questo particolare periodo di crisi", dichiara il presidente di Confcommercio Veneto, Massimo Zanon. "Un traguardo importante. Nella conferenza stampa dello scorso aprile, alla quale aveva partecipato anche l'assessore Conte, avevamo sollevato il problema di un parco auto altamente inquinante nella nostra regione, perché di vecchia generazione, e l'esigenza di un rinnovo dei veicoli circolanti. L'intento - aggiunge il presidente regionale del Gruppo Auto Moto di Confcommercio Veneto, Giorgio Sina – era ed è quello di spingere i cittadini verso scelte indirizzate alla salvaguardia dell'ambiente. Scelte che, allo stesso tempo, potessero consentire la ripresa del mercato dell'auto dopo anni di crisi nera che ha visto in Veneto, tra il 2009 e il 2013, un calo di vendite di autovetture del 39,4% e di fatturati intorno al 40%, ma soprattutto dei posti di lavoro, che in questi 6 anni si sono notevolmente ridotti per effetto della chiusura di moltissime concessionarie".

 

Federauto: "finalmente un provvedimento in linea con quello che proponiamo da quasi quattro anni"

"Siamo felici che il Veneto abbia adottato questa significativa misura per svecchiare il parco circolante con sicuri impatti per la sicurezza, l'inquinamento e l'occupazione. Mentre il tavolo di lavoro dell'automotive è di fatto impantanato al Ministero dello Sviluppo Economico, e nella latitanza generale delle Istituzioni Nazionali verso un comparto che fattura il 12% del PIL, partecipa alle entrate fiscali 17% e occupa circa 1.200.000, il Veneto ha sostituito alle chiacchiere una iniziativa forte e concreta. Magari non è la soluzione di tutti i nostri mali, ma è un importante segnale che auspichiamo non resterà isolato": è il commento di Filippo Pavan Bernacchi, presidente di ffderauto. Tra i promotori dell'iniziativa Giorgio Sina, presidente dei concessionari Alfa Romeo (Aicar), presidente Confcommercio Veneto Area Motori, nonché membro del Consiglio di Amministrazione di Federauto.    

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