Fai-Conftrasporto: ”serve neutralità tecnologica senza obblighi”

Fai-Conftrasporto: ”serve neutralità tecnologica senza obblighi”

Secondo l’Associazione le aziende non vanno costrette ad acquistare veicoli elettrici e va abolito il principio della obbligatorietà delle politiche “green” della Ue.

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4 marzo 2025

"Da anni sosteniamo che, per un reale coinvolgimento dei cittadini e delle imprese nel processo di transizione energetica, sia necessario puntare sulla neutralità tecnologica. Non esistono a nostro parere soluzioni migliori di altre, soprattutto quando si parla di investimenti economici che devono essere fatti dai cittadini e dalle imprese. Per questo consideriamo che l'appello lanciato ieri (il 3 marzo, ndr) dal ministro  Salvini alla Commissione Ue sia giusto in merito a possibili obblighi per le aziende per l'acquisto di veicoli elettrici (compresi i camion)". Lo scrive in una nota Paolo Uggè, presidente di Fai-Conftrasporto, sottolineando l’importanza della lettere ufficiale siglata dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti insieme ai colleghi della Repubblica Ceca, della Slovacchia e della Bulgaria per chiedere alla Commissione Ue di non introdurre quote obbligatorie di auto elettriche nelle flotte aziendali.

"Attendiamo di leggere la proposta della Commissione Europea - aggiunge Uggè - ma riteniamo che senza partire da questi due principi, la neutralità tecnologica e l'abolizione del principio della obbligatorietà, la risposta delle imprese italiane sarà certamente negativa e questo non potrà certamente che peggiorare il processo di pacificazione tra le politiche ‘green’ della Ue e i cittadini, che invece ottimamente è iniziato con le dichiarazioni stampa della presidente della Commissione Europea sul tema dell'automotive (i target europei sulle emissioni di co2 restano confermati, ma le case automobilistiche avranno tre anni per adeguarsi)".

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