Ue: "disco verde" alla nomina di Fitto

Ue: "disco verde" alla nomina di Fitto

Il ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr nel governo Meloni sarà vicepresidente esecutivo della Commissione, con delega alla Coesione e alle Riforme.

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21 novembre 2024

I coordinatori delle commissioni Ambiente, Economia e Industria dell'Europarlamento hanno dato il via libera il 20 novembre scorso alla nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione con delega alla Coesione e alle Riforme. Socialisti e liberali hanno allegato al voto una dichiarazione con riserve sulla vicepresidenza. Mercoledì a Strasburgo è previsto il voto di fiducia per il nuovo esecutivo europeo, che si insedierà il primo dicembre prossimo.

Confcommercio: "Fitto candidato ideale per la nomina"

La nuova Commissione europea è rimasta a lungo bloccata a causa di un conflitto interno tra i principali gruppi della maggioranza che ha sostenuto la presidenza di Ursula von der Leyen a luglio, i popolari (PPE) e i socialisti (S&D). Il "nodo" riguardava anche la vicepresidenza esecutiva di Raffaele Fitto, che il gruppo S&D aveva rifiutato di supportare perché Fitto appartiene al gruppo ECR (Conservatori e Riformisti europei), che non fa parte della maggioranza Ursula, composta da PPE, Renew e socialisti, ma siede a destra nell'Eurocamera. 

Confcommercio aveva commentato: "ci sono tutte le premesse e le condizioni di esperienza, competenza e capacità politica affinchè si sblocchi la nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo e commissario Ue, ruoli per i quali la sua figura è certamente adeguata". "Confcommercio si augura dunque un esito positivo della vicenda e Fitto è il candidato ideale anche perché il nostro Paese ha bisogno di un esponente così qualificato che contribuisca, in Europa, a far bene in materia di politica di coesione e di PNRR così come ha fatto in Italia". Oltre a Confcommercio, anche altre organizzazioni imprenditoriali e sindacali si sono espresse a favore di una rapida conclusione della vicenda con la nomina di Fitto. 

Manuele Orsini, presidente di Confindustria, aveva sottolineato che "l'interesse del Paese deve prevalere sulla polemica politica quotidiana. L'Italia, come paese fondatore dell'Unione Europea, deve essere rappresentata al massimo livello a Bruxelles". Orsini si riferisce in particolare a Raffaele Fitto come un "candidato ideale per il ruolo di vicepresidente esecutivo responsabile della Coesione, un aspetto cruciale per il futuro dell'industria italiana e europea".

Luigi Sbarra, leader della Cisl, aveva ribadito che "l'Europa è a un bivio storico e che è necessario superare i particolarismi e puntare a una vera integrazione. "La figura di Raffaele Fitto, con le sue deleghe cruciali, potrebbe rappresentare una vera opportunità per guidare il percorso di riforme e innovazioni fondamentali per il futuro dell'Unione e per la difesa delle democrazie liberali".

Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, aveva espresso la preoccupazione che "una crisi nella definizione della Commissione Europea possa indebolire ulteriormente l'Unione, portando alla perdita di legittimità e stabilità. La Commissione dovrebbe partire il prima possibile per garantire il buon funzionamento dell'Europa".

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