Nuovo presidente per Confcommercio Ravenna

Nuovo presidente per Confcommercio Ravenna

Paolo Caroli è stato eletto alla guida dell'Associazione per il prossimo quinquennio. "Sulla fiscalità locale serve un cambiamento di rotta, qualunque aumento a carico delle imprese e delle famiglie è oggi inaccettabile".

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10 dicembre 2014

Paolo Caroli è il nuovo presidente della Confcommercio della provincia di Ravenna. Lo ha deciso per acclamazione il Consiglio, cha ha eletto alla vicepresidenza vicaria Mauro Mambelli. Caroli, 60 anni, sposato con due figli, laureato in psicologia, è titolare della cartolibreria Sorelle Resta di Faenza. Dal 2006 è presidente di Confcommercio Faenza e vicepresidente della Confcommercio provinciale, dal 2010  vicepresidente di Confcommercio Emilia-Romagna e membro di Giunta della Federazione Nazionale Cartolai, dal 2007 membro del Consiglio d'Amministrazione della BCC Ravennate e Imolese. Il Consiglio provinciale ha calorosamente ringraziato il presidente Parenti per il lavoro svolto negli ultimi cinque anni di presidenza provinciale, soprattutto per aver contribuito alla crescita della struttura portandola ai vertici dell'associazionismo provinciale. Confcommercio Ravenna, con 250 dipendenti e 18 milioni di fatturato totale, associa oggi oltre 7.000 imprese con circa 30.000 occupati, elabora ogni mese oltre 15.000 cedolini paghe, presenta 10.000 dichiarazioni redditi annui, applica 35 contratti collettivi nazionali. Nel corso del Consiglio è stato fatto il punto sulla situazione economica in provincia, che vede un calo delle imprese iscritte al Registro delle Imprese pari a 321 rispetto ad un anno fa. Se a questa cifra si tolgono le cancellazioni d'ufficio di imprese di fatto cessate da anni, il saldo negli ultimi 12 mesi è di - 62 unità. Nonostante questa flessione, gli iscritti a Confcommercio restano stabili. Tra i settori che mostrano una flessione più marcata, ci sono l'agricoltura (-191 imprese pari al - 2,4%), le costruzioni (-105 imprese pari al -1,7%, ma negli ultimi 5 anni ha perso oltre 450 imprese pari a circa il 7%), i servizi alle imprese (-47 imprese, -0,9%), poi industria (-41, -1,1%), trasporti (-27, -1,8%) e credito e assicurazioni (-14, -19%). Per quanto riguarda il settore del commercio le imprese crescono di 50 unità (+0,6%): tale incremento è dovuto alle attività legate al commercio ambulante e alla compravendita di autovetture (usate) riconducibili ad cittadini stranieri. In leggero aumento le imprese degli altri servizi (+35, +1,3%) e del turismo (+17, +0,5). "La fase di recessione, che dal 2008 non dà tregua al sistema delle piccole e medie imprese della provincia - ha detto il neo presidente Caroli - non sembra ancora in una fase discendente e quindi è destinata probabilmente a continuare anche per i prossimi mesi. Così come la stagnazione della spesa delle famiglie non lascia intravedere imminenti cambi di rotta. Senza un'effettiva riduzione del carico fiscale per le imprese ed una reale semplificazione burocratica, difficilmente il sistema delle imprese potrà agganciare la ripresa, che in altri paesi europei è già in atto. Sulla fiscalità locale serve un cambiamento di rotta: per le imposte e tasse locali come Tari e Tasi è necessario che i Comuni della provincia prevedano articolazioni tariffarie e tariffe che non mettano ulteriormente in difficoltà le imprese e che evitino di gravare sempre e solo sulle attività economiche. Qualsiasi aumento a carico delle imprese e delle famiglie è oggi inaccettabile. Confcommercio Ravenna, da sempre vicina alle esigenze delle imprese, in questo momento sta mettendo in campo quanto più possibile per dare maggior supporto agli associati per superare la difficile situazione".

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