Nuovo presidente per Confcommercio Umbria

Nuovo presidente per Confcommercio Umbria

Aldo Amoni è il nuovo massimo responsabile dell'Associazione regionale. Prende il posto di Luciano Ioni. "Il mio sarà un mandato all'insegna del rilancio e della qualificazione del terziario di mercato".

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15 luglio 2011

"Il mio sarà un mandato all'insegna del rilancio e della qualificazione del terziario di mercato, del cui ruolo economico cruciale e della cui capacità intrinseca di generare valore chiediamo alla Regione un riconoscimento finalmente convinto e definitivo, da cui conseguano politiche specifiche in grado di aiutare le imprese in un momento così delicato" E' la dichiarazione di intenti di Aldo Amoni, non appena eletto presidente della Confcommercio dell'Umbria. Nel programma di lavoro di Amoni, che succede a Luciano Ioni, ci sono una serie di priorità che chiamano in causa direttamente la Regione. A cominciare dalla richiesta di una nuova dotazione di risorse, e in particolare di un bando Re.sta. commercio 3, a valere sui fondi Fesr, e la conferma delle risorse del FAS, con cui realizzare alcune linee di intervento per il commercio ed il turismo, rispetto alle quali Confcommercio ha già elaborato alcune idee progettuali su cui chiede di aprire un confronto.
Urgente e non più procrastinabile - secondo Confcommercio dell'Umbria - è anche la norma organica del commercio, che non deve essere una mera raccolta di leggi esistenti, ma una normativa che affronti i veri nodi della distribuzione e racchiuda una serie di fattori propulsivi per il settore: produttività, formazione e qualificazione professionale degli addetti, risorse per il settore, reti e filiere tra imprese, innovazione, internazionalizzazione, eccetera. Strettamente collegata è la richiesta di una battaglia a tutto campo contro l'abusivismo e le varie forme di irregolarità che colpiscono pesantemente le imprese commerciali e turistiche e che proliferano per l'inadeguatezza del sistema dei controlli. L'altra priorità dettata alla Regione è quella di un grande progetto di rilancio turistico dell'Umbria: "bisogna fare uno sforzo aggiuntivo - sottolinea Amoni - sia nel metodo che nella creatività, per arrivare ad una politica di comunicazione unitaria e di promo-commercializzazione integrata, gestita finalmente da un unico soggetto regionale, forte e con altissimi profili professionali. Bisogna, insomma, che il settore diventi nei fatti, e non solo a parole, un motore autonomo dello sviluppo regionale". Completano il quadro delle azioni urgenti un serio giro di vite sull'attuazione della legge regionale sui centri storici, specie per quanto riguarda i quadri strategici di valorizzazione, che ad oggi sono ben lontani dallo spirito e dagli obiettivi per cui sono stati concepiti, e il tema del credito. "Al più presto - spiega ancora il neo presidente - intendo attivare un confronto con gli istituti bancari per cercare di trovare soluzioni che rendano più agevole l'accesso al credito, che resta una delle maggiori difficoltà per le pmi".


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