Lavoro: occupazione in picchiata

Lavoro: occupazione in picchiata

Dati preliminari Istat:  ad aprile c'è stata una diminuzione di quasi 300 mila unità, che ha portato a marzo e ad aprile ad un calo complessivo di 400 mila occupati e di un punto percentuale nel tasso di occupazione.

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3 giugno 2020

Ad aprile l'effetto dell'emergenza Covid-19 sul mercato del lavoro appare decisamente più marcato rispetto a marzo: l'occupazione ha registrato una diminuzione di quasi 300 mila unità, che ha portato nei due mesi a un calo complessivo di 400 mila occupati e di un punto percentuale nel tasso di occupazione. Rispetto ad aprile 2019 il calo è stato di quasi 500mila unità. E' la stima preliminare diffusa dall'Istat.

La diminuzione dell'occupazione (-1,2% pari a -274mila unità) è generalizzata: coinvolge donne (-1,5%, pari a -143mila), uomini (-1%, pari a -131mila), dipendenti (-1,1% pari a -205mila), indipendenti (-1,3% pari a -69mila) e tutte le classi d'età, portando il tasso di occupazione al 57,9% (-0,7 punti percentuali).

Il netto calo congiunturale dell'occupazione determina una flessione rilevante anche rispetto al mese di aprile 2019 (-2,1% pari a -497mila unità), verificata per entrambe le componenti di genere, per i dipendenti temporanei (-480mila), per gli autonomi (-192mila) e per tutte le classi d'età, con le uniche eccezioni degli over 50 e dei dipendenti permanenti (+175mila). Il tasso di
occupazione scende di 1,1 punti percentuali.

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