Orlando: "oggi consumare ha anche un valore politico"

Orlando: "oggi consumare ha anche un valore politico"

Il ministro della Giustizia ha invitato gli italiani a reagire di fronte alla minaccia terroristica sottolineando che "bar e ristoranti danno alla società il nostro carattere aperto e libero, senza il quale non vogliamo stare". Il rapporto Eurisko-Confcommercio è "uno strumento conoscitivo molto utile perché il ventaglio di insidie cresce nei periodi di crisi economica".

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25 novembre 2015

"Con manifestazioni di questo tipo si rende un grande servizio al Paese e si esalta il valore costituzionale della legalità". Così, all'inizio del suo intervento, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha espresso il suo apprezzamento per la Giornata della Legalità organizzata a Roma da Confcommercio in collegamento streaming con tutto il territorio nazionale.  Due le direttrici del suo intervento: la prima rivolta a tutti gli italiani, invitati a reagire e a non avere paura di fronte alla minaccia terroristica; la seconda ad illustrare ciò che il Governo sta facendo intorno ai temi portati all'attenzione dalla Confederazione. In primo luogo il ministro ha dunque affermato che  "dobbiamo evitare di rinchiuderci e che la paura prevalga". In questo senso, "ora come ora anche consumare ha un valore politico, è una reazione forte che dobbiamo assumere. Bar e ristoranti danno alla società il nostro carattere aperto e libero, senza il quale non vogliamo stare". Per quanto riguarda il secondo "fronte", Orlando ha definito il rapporto Eurisko-Confcommercio "uno strumento conoscitivo molto utile perché il ventaglio di insidie cresce nei periodi di crisi economica: sta allo Stato rimuovere le inefficienze che sono un ostacolo alla libera intrapresa". In più,  "l'inefficienza e il vuoto di legalità si traducono in  minore sicurezza ma anche in meno lavoro per l'imprenditore che è costretto a chiudere la propria impesa. Con la legalità si evitano anche condizioni di dumping criminale: è per questo – ha affermato Orlando – che abbiamo introdotto il reato di autoriciclaggio, un argine importante all'infiltrazione criminale all'interno dell'economia e allo sfruttamento delle imprese per riciclare il denaro". Il ministro ha quindi parlato di contraffazione, sottolineando che "da noi le sanzioni penali sono più dure della media, ma non basta perché non hanno un vero effetto deterrente e perché così non riusciamo ad aggredire le reti transnazionali". E' per questo che Orlando ha proposto la costituzione di una procura europea sottolineando che "o smantelliamo queste reti o il rischio è che colpiamo solo l'ultimo anello della catena". Altro capitolo importante all'attenzione del governo sono i reati agroalimentari, che "danneggiano la salute e il made in Italy: abbiamo insediato – ha sottolineato il ministro – una commissione  che farà una ricognizione del quadro normativo e proporrà un nuovo sistema di tutela da offrire alla valutazione del Parlamento". Dopo aver sottolineato che "il ruolo di Confcommercio resta fondamentale, anche perché la rete delle pmi è da sempre la spina dorsale del Paese", Orlando ha concluso denunciando l'esistenza di "un elemento di speculazione della paura che rischia di costituire un danno per il Paese indebolendone la capacità competitiva del Paese e facendo scendere i consumi. Serve un giusto equilibrio tra il racconto del rischio e le realtà di fatto"

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