Fiducia dei viaggiatori italiani al massimo storico

Fiducia dei viaggiatori italiani al massimo storico

Ad agosto l'indice elaborato da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l'Istituto Piepoli è arrivato a 69 punti, con un aumento del 5% rispetto a luglio. Patanè: "è una conferma della forte contribuzione del settore all'economia italiana, specialmente in termini di occupazione".

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8 settembre 2016

Gli italiani non hanno mai avuto così tanta voglia di viaggiare. Nell'agosto scorso, infatti, l'indice elaborato da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l'Istituto Piepoli, ha toccato il suo massimo storico a quota 69 punti, in forte aumento rispetto a luglio (+5%). E' una conferma, secondo il presidente di Confturismo Luca Patanè, della "forte contribuzione del settore all'economia italiana, specialmente in termini di occupazione". Rispetto allo stesso mese dello scorso anno, l'indice sale del 6%, massima crescita percentuale dal mese di ottobre del 2015. In un panorama economico internazionale certamente non facile, insomma, il buon andamento del turismo in Italia sta spingendo l'economia. Dalle rilevazioni dell'Osservatorio emerge non a caso che il saldo tra ottimisti e pessimisti sull'andamento economico italiano è migliorato di 7 punti nell'ultimo mese, mentre la spesa turistica rispetto alla precedente estate è aumentata o rimasta stabile per quattro italiani su cinque. La propensione a viaggiare supera i 70 punti in tutte le aree del Paese, ad eccezione del Sud e delle Isole. Nei centri urbani con più di 100mila abitanti, l'indice registra il miglior risultato, raggiungendo i 74 punti. La durata media dei viaggi previsti per il prossimo trimestre aumenta leggermente a 7,4 notti per vacanza.  A livello di destinazione, otto italiani su dieci preferiscono l'Italia come meta per i prossimi tre mesi, con Toscana, Sicilia ed Emilia Romagna in cima alle preferenze. L'incertezza legata al terrorismo in alcune zone ha influenzato la scelta di viaggio di oltre quattro italiani su dieci. Oltre la metà di questi cambiamenti ha fatto sì che il turista italiano scegliesse di rimanere entro i confini nazionali.

 

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