Terziario torinese, resta l’incertezza anche se migliorano occupazione e liquidità

Terziario torinese, resta l’incertezza anche se migliorano occupazione e liquidità

Dall’Osservatorio congiunturale di Ascom Confcommercio Torino emergono segnali positivi per la ripresa del settore. Coppa: “in un clima non certamente incoraggiante le imprese scelgono ogni giorno di rischiare, investire e creare lavoro”.

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30 maggio 2025

In un'economia che ancora fatica a ritrovare equilibrio rispetto ad altre aree del Paese il terziario torinese mostra alcuni segnali positivi per la ripresa del settore. È quanto emerge dall'Osservatorio congiunturale di Ascom Confcommercio Torino, realizzato con Format Research su un campione di oltre 800 aziende associate e riferito al semestre settembre 2024-marzo 2025.

''Le imprese torinesi non stanno ad aspettare la ripresa: la costruiscono giorno per giorno con consapevolezza, resilienza e coraggio. In un clima non certamente incoraggiante - sottolinea Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Confcommercio Torino - scelgono ogni giorno di rischiare, investire e creare lavoro. Questo non è solo un segnale di tenuta, è un atto di fiducia concreta nel futuro. È tempo che le istituzioni rispondano con lo stesso coraggio: sostenere chi fa imprenditoria oggi significa costruire la crescita di domani. Valorizzare il commercio significa investire nella qualità della vita, nella coesione sociale e nell'attrattività turistica e ora è tempo di politiche serie, impegnate, e con capacità economica adeguata''.

L'indagine rileva che l'indicatore di fiducia sull'andamento della propria attività scende da 47 a 40 punti rispetto al periodo precedente, ma resta sopra la media nazionale. Il 68% delle imprese giudica la propria situazione stabile o migliorata, con ristorazione e turismo che si confermano i settori più dinamici, mentre il commercio – sia food che no-food - continua a soffrire. In timida ripresa occupazione e liquidità pur in un quadro ancora fragile: l'88% delle imprese registra stabilità o crescita occupazionale.

Per quanto riguarda la situazione finanziaria delle imprese, è particolarmente buono il dato relativo alla liquidità: il 68% delle imprese torinesi ritiene la propria disponibilità di cassa 'migliorata' o 'uguale' a quella del semestre precedente. Il miglioramento è dovuto ad una lieve ripresa dei consumi, che determina una maggior disponibilità finanziaria, utilizzata non di rado per realizzare investimenti. Positiva anche la diminuzione del numero di aziende (dal 19% all'11%) che ha chiesto una ristrutturazione del debito, segno di flussi di cassa in miglioramento. Il 58% ha chiesto credito per esigenze di cassa, mentre il 32% lo ha fatto per investimenti. Per i prossimi mesi, infine, si prevede una sostanziale tenuta, con uno o due punti di miglioramento.

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