Otto dicembre: un ‘ponte' da oltre un miliardo

Otto dicembre: un ‘ponte' da oltre un miliardo

Secondo un'indagine Federalberghi, si sono messi in moto 4,5 milioni di italiani per un giro d'affari di 1 miliardo e 186 milioni di euro. L'84% è rimasto in Italia contro un 15% che andrà oltre confine. Bocca: "un segnale che ci fa ben sperare".

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2 dicembre 2005
8 dicembre: un ‘ponte' da un miliardo e più

8 dicembre: un ‘ponte' da un miliardo e più

 

Nel "ponte" dell'8 dicembre si metteranno in moto 4,5 milioni di italiani, circa il 10% del totale della popolazione maggiorenne. Fra questi, l'84% rimarrà in Italia contro un 15% che andrà oltre confine. Il giro di affari previsto è pari a 1 miliardo e 186 milioni di euro. Sono i dati principali che emergono da un'indagine effettuata da Federalberghi-Confturismo, secondo la quale l'arrivo dell'inverno e delle copiose nevicate registrate in tutte le località sciistiche del Paese, farà prediligere soprattutto le località di montagna che saranno scelte dal 48% di coloro che si muoveranno nei prossimi giorni. Il 24% si recherà in località marine, le località d'arte saranno meta del 16% dei viaggiatori, mentre l'1,5% si dirigerà verso località lacuali. In particolare, si passeranno mediamente 3 notti fuori casa, con una spesa complessiva per ogni membro della famiglia - comprensiva di trasporto, vitto, alloggio e divertimenti - pari a 258 euro.

L'albergo sarà la struttura preferita, scelta dal 46,2% dei viaggiatori; seguono (17%) quanti andranno in casa di parenti o amici e (13,9%) chi si recherà in casa di proprietà.

L'agriturismo sarà scelto dal 5,4% dei viaggiatori ed il villaggio turistico dal 3,6% tra chi andrà essenzialmente all'estero.

"Dopo il ‘ponte' del primo novembre anche quello dell'8 dicembre si presenta vantaggioso per il sistema turistico nazionale, a conferma di un rinnovato interesse nei confronti dei consumi turistici, che potrebbe avvalorare i primi timidi segnali della tanto attesa ripresa del settore". È il commento del presidente di Federalberghi-Confturismo, Bernabò Bocca.

"Segnali forti che ci fanno ben sperare per una ripresa a tutto tondo del turismo nel corso del 2006 e testimoniano della vitalità del settore e della sua estrema strategicità all'interno del sistema economico nazionale".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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