Padoan mette nero su bianco: "taglio Irpef rinviato al 2018"

Padoan mette nero su bianco: "taglio Irpef rinviato al 2018"

Il ministro dell'Economia annuncia in tv che il calo dell'Irpef non sarà per l'anno prossimo, ma che comunque il governo continuerà "la riduzione della pressione fiscale". Renzi: "abbassare le tasse è l'abc, la priorità per rendere più competitivo il nostro sistema".

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13 settembre 2016

Il taglio dell'Irpef previsto per il 2017 è rinviato al 2018. È l'annuncio del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, alla registrazione di Porta a Porta su Rai 1. Il ministro ha spiegato che il governo continuerà " la riduzione della pressione fiscale". "E' già scesa di un punto dal 2013 - ha sottolineato - ma è ancora alta". Il ministro ha anche fatto sapere che una seconda "voluntary disclosure", è all'esame dell'esecutivo. "Molti capitali sono già rientrati - ha detto - mi accontenterei di una frazione della cifra recuperata, spero di poter recuperare un po' meno di 4 miliardi". Sul fronte evasione fiscale nel 2016 il recupero ammonterà "a 15 miliardi, ma dovrà aumentare l'anno prossimo", dice Padoan, che sulla ipotesi di introdurre in Italia una flat tax afferma: "potrebbe anche funzionare in condizioni economiche diverse ma il nostro sistema è molto complesso. È un esercizio interessante, ma poco realistico per il nostro Paese".S ui dati Istat sull'occupazione Padoan commenta così: "la ripresa c'è, anche se è debole. C'è una crescita dell'occupazione superiore al Pil. E questo vuol dire che il Jobs Act sta funzionando. L'occupazione cresce più di quello che si sarebbe atteso in assenza di riforme". Sul capitolo Mps Padoan risponde a Vespa che "la nomina del nuovo ad" di banca Monte dei Paschi di Siena "da quello che mi risulta, sarà oggetto mercoledì della riunione del consiglio di amministrazione: lo deciderà il consiglio di amministrazione". E sul risanamento entro l'anno di Mps Padoan ha spiegato che "la questione non è se sia entro l'anno ma nel momento in cui i mercati saranno pronti ad aumenti di capitale. Il referendum" sulle riforme "è un'incognita che pesa sui mercati". Sempre sul tema fisco da registrare anche la dichiarazione del premier Matteo Renzi, per il quale "abbassare le tasse è l'abc, la priorità per rendere più competitivo il nostro sistema. Lo dico a tutti i teorici: se non si abbassano le tasse, quando si fanno gli investimenti concorreranno soltanto aziende non italiane".

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