Padoan: "Tagliamo le tasse anche alle imprese"

Padoan: "Tagliamo le tasse anche alle imprese"

Il ministro dell'Economia ha annunciato che già nella prossima legge di Stabilità il Governo sta pensando ad "un ulteriore abbattimento della tassazione a favore della competitività d'impresa". "C'e' un quadro esterno favorevole".

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7 settembre 2015

 

Non solo la prima casa. Gia' nella prossima legge di stabilita' il Governo sta pensando anche ad "un ulteriore abbattimento della tassazione a favore della competitivita' d'impresa", perche' "c'e' un quadro esterno favorevole che continuera' e c'e' una forte componente interna. E questi numeri dureranno". A Cernobbio, reduce dal G20 di Ankara,
il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, offre qualche dettaglio in piu' sulle strategie per consolidare la ripresa in atto nel Paese e sul programma del governo per intervenire non solo sulla Tasi ma anche,gradualmente, su Irap e Irpef. Padoan ribadisce che si "e' sulla strada giusta" con una crescita acquisita che segna gia' ora un +0,7%, che dal 2016 il debito comincera' a scendere" e che il prossimo anno il rapporto deficit/Pil rispettera' il fiscal compact. Ancora, dunque, un'iniezione di fiducia, forte anche del
fatto che "la finanza pubblica italiana e' sul sentiero del risanamento" anche se resta aperto costantemente il dialogo con Bruxelles sui vincoli di bilancio. Al G20 con il commissario agli Affari Economici Pierre Moscovici "si e' parlato anche della clausola di flessibilita', anzi lo stesso commissario mi ha chiesto in che modo intendiamo utilizzarla", spiega Padoan: " la utilizzeremo al meglio" dice, "all'interno dei margini decisi da tutti e con la massima efficienza possibile". Ed il taglio delle tasse che "e' la colonna della strategia del Governo, cominciata nel 2014 con gli 80 euro e che continuera' fino al 2018", ricorda il ministro, avverra' "in un contesto di copertura stabile nel tempo". Padoan difende la scelta del taglio sulla prima casa perche', sostiene, "sarebbe strano se in questa strategia non ci fosse" e ne spiega anche nel dettaglio i motivi e le opportunita'. "A parita' di altre condizioni abbattere le tasse sul lavoro e' piu' efficace in termini di Pil e magari di occupazione che abbattere la tassa sulla casa", argomenta il ministro. Ma "le condizioni italiane sono diverse" visto che l'80% degli italiani e' proprietario di una casa e quindi abbattere la pressione fiscale vuol dire dare reddito a sostegno dei consumi. Un processo che, nei fatti, e' la traduzione delle riforme messe in capo per la crescita. Tra queste quella del lavoro sul jobs act, il cui
principale obiettivo e' quello di "sconfiggere la precarieta'", spiega il ministro del Lavoro Giuliano Poletti: "noi lavoriamo - dice al Workshop sul lago di Como - perche' il contratto a tempo indeterminato torni ad essere il modo normale di assumere".
 

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