Padova: multe annullate al China Ingross, per l'Ascom "il giudice di pace dovrebbe fare un giro in quei locali"

Padova: multe annullate al China Ingross, per l'Ascom "il giudice di pace dovrebbe fare un giro in quei locali"

Annullate le sanzioni a carico di un paio di commercianti colti dalla polizia municipale a vendere al minuto. Berrtin: "la salvaguardia vale solo per la ‘cittadella dell'illegalità' dei vari ingrosso cinesi, mentre per i commercianti regolari la presunzione è sempre e soltanto quella dell'evasione".

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22 settembre 2016

"Ci mancava anche l'assoluzione del giudice di pace per convincere anche gli ultimi restii a comprare illegale. Peccato però che la salvaguardia valga solo per la ‘cittadella dell'illegalità' dei vari ingrosso cinesi, mentre per i commercianti regolari la presunzione è sempre e soltanto quella dell'evasione". Non ci sta Patrizio Bertin, presidente dell'Ascom  Padova, a far passare sotto silenzio l'annullamento delle sanzioni a carico di un paio di commercianti che erano stati "beccati" dalla polizia municipale a vendere al minuto. "Sono anni – continua Bertin – che lamentiamo che quegli ingrosso vendono al minuto materiale il più delle volte o contraffatto o pericoloso per la salute. Adesso il giudice di pace sostiene che non ci sono gli estremi per sanzionare i soggetti nonostante i clienti abbiano confermato l'avvenuto acquisto al minuto. Allora mi chiedo: qual è il senso di tutto questo? Dobbiamo arrenderci all'illegalità certificata da sentenza?" Ciò che il giudice sembra non avere preso in considerazione e che invece è stato ampiamente documentato anche da servizi televisivi su scala nazionale (tutti ricorderanno l'incursione di Moreno Morello con l'allora presidente dell'Ascom e attuale della Camera di Commercio, Fernando Zilio, o la troupe delle Iene malmenata all'interno di quei locali) è che all'interno dell'hub della contraffazione si vende di tutto (alimentari compresi) a tutti. "Siccome ho il sospetto che il giudice di pace non conosca quella realtà – conclude Bertin – gli propongo una visita in incognito. Noi ne abbiamo fatte parecchie documentando senza ombra di dubbio che la vendita al minuto è la prassi. Basterà che anche lui compri, che ne so, dei prodotti per la scuola e vedrà che non avrà difficoltà alcuna a riempire la borsa. L'unica negatività, semmai, è quella di entrare in contatto con prodotti dannosi per la salute e persino cancerogeni come succede a tutti quelli che comprano articoli che la Guardia di Finanza continua a sequestrare. Sequestri che evidentemente ai commercianti ‘no low' non fanno un baffo visto che di chiusura della ‘cittadella dell'illegalità' nemmeno si parla ma finiscono in fanteria anche le multe che, visti i volumi d'affari di quei soggetti (si leggano, in proposito, i libri di Antonio Selvatici che spiegano dove finiscono i miliardi del commercio cinese), non credo siano letali per l'attività, ma almeno avrebbero il vago sapore della giustizia e un po' meno il retrogusto amaro del cavillo che fa tanto ‘tana libera tutti'".

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