Pareggio bilancio: via libera della Camera al ddl

Pareggio bilancio: via libera della Camera al ddl

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12 dicembre 2012

Via libera della Camera alla proposta di legge per l'attuazione del principio costituzionale del pareggio di bilancio. Il provvedimento, che ora passa al Senato, e' stato approvato con 442 votifavorevoli, tre contrari e sei astenuti. Trattandosi di una legge 'rinforzata', com'e' previsto dalla Costituzione, il provvedimento richiede la maggioranza assoluta dei due rami del Parlamento. Al momento non e' previsto l'esame della proposta di legge nell'Aula di Palazzo Madama, ma contatti
intercorsi fra i due rami del Parlamento potrebbero aver spianato la strada all'iter del provvedimento. "Spero che questo piccolo patrimonio che abbiamo creato alla Camera possa giungere al termine in modo proficuo e non vada disperso", ha rilevato il presidente della commissione Bilancio di Montecitorio, Giancarlo Giorgetti (Lega), intervenendo subito prima del voto. Il provvedimento varato da Montecitorio costituisce l'applicazione pratica del principio del pareggio di bilancio introdotto nei mesi scorsi nella Costituzionale e rientra tra gli obblighi previsti dall'adesione dell'Italia al 'fiscal compact'. Il testo detta una serie di definizioni relative alla concreta attuazione del pareggio e norma anche gli eventi eccezionali in base ai quali e' possibile registrarescostamenti dagli obiettivi programmatici (includendo anche gli eventi straordinari al di fuori dello Stato e le gravi calamita' naturali con rilevanti ripercussioni sulla situazione finanziaria generale del Paese). Quanto all'equilibrio dei bilanci delle Regioni e degli enti locali, la nuova disciplina prevede sanzioni in caso di mancato conseguimento dell'equilibrio gestionale, ma anche la possibilita' di destinare i saldi positivi a spese di investimento. L'articolato uscito dalla Camera istituisce inoltre l'Ufficio parlamentare di bilancio, un organismo indipendente cui e' affidato il compito di verificare gli andamenti di finanza pubblica. L'Ufficio e' costituito da un presidente e da due componenti con compensi allineati a quelli percepiti dai vertici dell'Antitrust. Dall'Esecutivo e dal dibattito parlamentare registrato in Senato era emersa l'ipotesi di un organismo di carattere monocratico. La proposta di legge prevede, infine, la sperimentazione del bilancio dello Stato "a base zero" e del superamento del criterio di spesa storica.


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