Patanè: "sfruttare appieno tutta l'offerta turistica, servono meno chiacchiere e più fatti"

Patanè: "sfruttare appieno tutta l'offerta turistica, servono meno chiacchiere e più fatti"

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28 marzo 2015

Se al Sud viene solo il 12% dei turisti che visitano l'Italia. "questo deve essere un punto di
rilancio con una politica integrata dei trasporti, sinergie e risorse. Bisogna investirci e lavorare tanto": è il commento del presidente, Luca Patané, alla ricerca presentata da Confturismo al Forum Confcommercio di Cernobbio. Ma il lavoro da fare non riguarda solo il Mezzogiorno: per tutto il settore bisogna sfruttare pienamente tutta l'offerta turistica, anche quella business. A partire da Expo, che per Patané "è un evento "da tesaurizzare" che avrà effetto non solo su Milano e dintorni ma su tutto il Paese, e che "non sarà un fiammifero che si accende e subito si spegne". Ma ci sono comunque cose che "fanno paura" a partire da un possibile aumento dell'Iva. Tasse ridotte? "No" ha osservato. E anzi certi "balzelli" come la tassa di soggiorno se proprio devono rimanere "si impegnino - ha concluso - per il turismo, le infrastrutture, l'accessibilità, la banda larga". Per il presidente di Confturismo, che è intervenuto nella sessione "Il modello italiano del turismo", "abbiamo anche belle storie da raccontare, c'è una parte del Paese che sta investendo su se stessa e sul proprio futuro. Il problema è che quando si parla di turismo, si parla di un mondo molto grande e variegato, in cui le aziende hanno esigenza estremamente diverse. La politica dovrebbe fare interventi radicali, totali. Servono soldi seri, investimenti seri, non noccioline. Il bilancio dell'Enit fa ridere rispetto a quello degli altri Paesi. Se vuoi un ritorno, devi fare le cose con determinazione, vorrei vedere più fatti e meno chiacchiere. Nel Paese certe cose si stanno muovendo, speriamo si muovano abbastanza velocemente da avere riposte presto".

Per Silvano Cassano, amministratore delegato di Alitalia, "il turismo è passione ma soprattutto tecnologia e infrastrutture: ci dobbiamo dare una mossa a partire dagli investimenti strutturati all'estero. Alitalia ha triplicato gli investimenti all'estero ma è chiaro che non si va da nessuna parte se le Regioni vanno ognuno per conto suo. Serve un approccio strutturato, investendo nei mercati ad alto tasso di crescita, muovendoci come sistema Paese".

Secondo Andrea Melpignano, managing director della San Domenico Hotel Collection "la gente vuole autenticità in tutte le fasce di mercato, bisogna puntare sul territorio e avere il coraggio di investire".

Andrea Gnassi, sindaco di Rimini, ha sottolineato da parte sua che "in Italia non c'è una politica industriale per il turismo non ha una politica industriale mentre occorre ricordarsi che il turismo non esporta prodotti ma importa consumatori che devono avere servizi".

Per Maurizio Tamagnini, amministratore delegato del Fondo strategico italiano, "nel nostro Paese il prodotto turistico non va male ma può crescere ancora parecchio ed è importante che si sviluppi perché può fare crescere altri settori come l'alimentare e l'abbigliamento. I dati  diffusi da Confturismo dimostrano che se riuscissimo ad alzare di un giorno la permanenza media in Italia ci sarebbero 15 miliardi in più a disposizione, in questo senso il tema resta quello di mettere a sistema il prodotto Italia".

Davide Oldani, chef  del ristorante D'O, ha infine detto che "Expo farà capire al mondo che in Italia ci sono grandi prodotti e grandi cuochi e a noi italiani che non dobbiamo lottare per esportare un prodotto, ma per far venire le persone ad assaggiare le nostre cose qui da noi".

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