Per Draghi “serve un nuovo patto sociale”, Confcommercio dice sì

Per Draghi “serve un nuovo patto sociale”, Confcommercio dice sì

Il premier invita a “difendere pensioni e salari tramite un coinvolgimento pieno del governo con le parti sociali”. La Confederazione replica sottolineando che “non rinuncerà a dare il suo contributo, ma servono anche scelte decise a vantaggio di lavoratori e imprese”.

DateFormat

14 luglio 2022

“Le incognite legate alla guerra, all’inflazione e all’aumento inarrestabile dei prezzi dei prodotti energetici e delle materie prime impongono un supplemento di responsabilità da parte di tutti, per assicurare al Paese una prospettiva di crescita più robusta. L’invito del presidente del Consiglio, Mario Draghi, al rafforzamento del dialogo con le parti sociali ci trova dunque d’accordo”.

Così Confcommercio commenta le parole pronunciate dal premier al termine del confronto con i sindacati del 12 luglio scorso ("La nostra economia sta andando meglio delle attese, ma sarei esitante a dire lo stesso per i prossimi mesi. Per questo serve un nuovo patto sociale per contrastare l'inflazione”), aggiungendo che “non rinuncerà a dare il suo contributo per assicurare coesione sociale e il massimo impegno nel rinnovo dei contratti di lavoro. Ma servono anche scelte decise, a vantaggio di lavoratori ed imprese, in materia di riduzione del cuneo fiscale e contributivo sul costo del lavoro e di detassazione degli aumenti contrattuali”.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca