Per gli alberghi il 2010 si chiude con un altro segno meno
Per gli alberghi il 2010 si chiude con un altro segno meno
Il 2010 si è concluso per il comparto alberghiero con una doccia fredda. ''L'ulteriore calo delle presenze turistico-alberghere registrato nel mese di dicembre (-2,7%), rispetto allo stesso periodo del 2009 - sostiene Bernabo' Bocca, presidente di Federalberghi-Confturismo- rappresenta per le imprese ricettive italiane l'ennesimo campanello d'allarme di un'annata che ha visto una stagnazione complessiva del mercato per numero di arrivi e presenze, un drastico calo di lavoratori ed un preoccupante calo del giro d'affari''. I risultati emergono dai dati relativi al monitoraggio mensile effettuato da Federalberghi stessa. I numeri indicano un decremento del 2,7% di pernottamenti
nel mese di dicembre, tra italiani e stranieri (rispetto al dicembre 2009) che porta il risultatocomplessivo da gennaio a dicembre (rispetto a gennaio/dicembre 2009) ad un modestissimo +0,4% di presenze. Guardando poi ai risultati del mercato del lavoro, l'occupazione ha subito sempre a dicembre un calo del 3,9% per i lavoratori a tempo indeterminato ed invece un +3,9% tra quelli a tempo determinato, generando da gennaio a dicembre una perdita complessiva del 2,4% (rispetto a gennaio/dicembre 2009), in ragione di un -3,6% di lavoratori a tempo indeterminato ed un -0,7% di lavoratori a tempo determinato. ''Di fronte ad uno scenario così difficile - conclude Bocca - peraltro penalizzato da un 2009 più che negativo, è impensabile l'introduzione di una tassa di soggiorno che pesi esclusivamente sulle strutture ricettive italiane, che
rischierebbero il collasso di fronte a qualsiasi ogni ipotetico aggravio fiscale''.