Per le imprese la crisi si sta attenuando
Per le imprese la crisi si sta attenuando
La crisi si sta attenuando. Inoltre, calano le attese per l’inflazione e l’accesso al credito non peggiora anche se persiste una debolezza della domanda. Sono i principali risultati dell’indagine campionaria su aspettative di crescita e inflazione della Banca d’Italia.
Le stime per i prossimi dodici mesi, dunque, vedono un tasso d’inflazione al consumo dell’1,1% contro l’1,4% della rilevazione di giugno, “inferiori a quelle dei previsori professionali”. In un orizzonte temporale più lungo (24 mesi), le aziende vedono una crescita dell’inflazione dell’1,8%. Per entrambi i casi, spiega l’indagine, le attese sono lievemente superiori al Sud, per le imprese del terziario e quelle con almeno 1.000 dipendenti. Gli esiti dell’indagine, inoltre, “confermano i segnali di attenuazione della fase recessiva” emersi dai più recedenti indicatori congiunturali con una maggioranza di aziende che esprimono una valutazione di miglioramento rispetto a quelle più pessimiste. Le imprese comunque lamentano una “sostanziale debolezza delle condizioni di domanda” che restano “invariate rispetto all’inizio dell’estate”.
Le difficoltà per l’accesso al credito, infine, non aumentano e calano le imprese che segnalano un peggioramento rispetto a tre mesi fa, anche se non crescono quelle che rilevano un miglioramento. Aumentano infatti le aziende che giudicano la situazione stazionaria (pari a tre quarti del totale).