Petrolio ed euro ma anche segnali di incoerenza

Petrolio ed euro ma anche segnali di incoerenza

L'inflazione ad aprile

"Il dato di aprile sull'inflazione, pur sollevando qualche preoccupazione, non deve destare eccessivo allarmismo in quanto perfettamente in linea con quanto sta avvenendo in tutti i paesi della UEM, diretta conseguenza dell'aumento dei prezzi dei prodotti petroliferi sui mercati internazionali, tendenza amplificata dal deprezzamento dell'euro nei confronti del dollaro, valuta con cui ancora si pagano le materie prime energetiche": è la valutazione del Centro Studi di Confcommercio.
Per i prossimi mesi, al di là di alcuni aggiustamenti sui prezzi dei prodotti petroliferi che si potrebbero verificare anche a maggio, la tendenza all'aumento dovrebbe rientrare in considerazione anche delle scarse pressioni da domanda sia delle imprese che dei consumatori sui prezzi alle diverse fasi del ciclo produttivo.
Ma il Centro Studi confederale avverte anche che sul trend inflattivo peseranno i comportamenti degli operatori delle aziende erogatrici di beni e servizi di pubblica utilità, che potrebbero continuare a muoversi, come segnalano anche le ultime indicazioni relative alle assicurazioni e alle tariffe per la raccolta dei rifiuti urbani, nella direzione diametralmente opposta rispetto all'obiettivo della stabilità dei prezzi.

 

 

 

 

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