Piano per la crescita in 10 anni, si parte dalle infrastrutture

Piano per la crescita in 10 anni, si parte dalle infrastrutture

Secondo incontro con le parti sociali (corretta la prima "svista", ha partecipato anche Rete Imprese Italia) per affrontare il 'nodo' crescita. Il decreto dovrebbe essere presentato tra una settimana.

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20 settembre 2011

Un piano decennale per la crescita che rassicuri i mercati sulla capacità dell'Italia di tornare
ad un'economia che 'tira'. E subito un decreto sulle infrastrutture e la ''manutenzione'' delle misure già varate. Sono le prime misure che il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, avrebbe illustrato nel corso della seconda riunione del tavolo dello sviluppo al Tesoro, davanti ai rappresentanti del mondo bancario e delle imprese. Il tavolo, al quale hanno partecipato oltre al ministro Tremonti, il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, quello del Lavoro Maurizio Sacconi e quello della Semplificazione Roberto Calderoli, si è convocato nuovamente per mercoledì della prossima settimana quando sarà pronto 'nero su bianco' il progetto a 10 anni per favorire la crescita. Erano presenti anche Ignazio Visco della Banca d'Italia, Giuseppe Mussari per l'Abi, Giampaolo Galli per Confindustria, Ivan Malavasi per Rete Imprese Italia e Luigi Marino di Alleanza Cooperative. Si partirà dunque con un decreto sulle infrastrutture con il quale si punta anche a rilanciare la rete portuale e aeroportuale ed a favorire la collaborazione pubblico-privato nella realizzazione delle opere. Si tratterebbe comunque - avrebbe spiegato Tremonti (ma poi le sue frasi sono state
smentite dal portavoce del Tesoro) - di un provvedimento a ''costo zero''. In ogni caso nel giro di dieci giorni, per rilanciare la crescita, dovrebbe arrivare un decreto sulle infrastrutture e da subito si procederà alla ''manutenzione'' delle misure per la crescita già varate. Ma si punta soprattutto ad incrementarla, la crescita: ''il momento - avrebbe detto il ministro - è assolutamente complesso ma
proprio per questo dobbiamo dare l'idea di cosa fa questo Paese nei prossimi dieci anni, per almeno tre legislature''. Quattro le linee guida indicate: il lavoro, le imprese, il credito e lo
Stato. Ma si guarda anche alle liberalizzazioni ed alla semplificazione: il Governo punterebbe così ad avviare le liberalizzazioni, come suggerito dalla Commissione europea, seguendo la strada già intrapresa dalla Grecia. Si sarebbe parlato appunto della ''norma greca suggerita dall'Ue''. ''Si
potrebbe inserire per legge - avrebbe poi detto il ministro - la modifica dell'articolo 41 della Costituzione, cioè tutto è lecito se non espressamente vietato''. Insomma per uscire dalla crisi - avrebbe aggiunto il ministro - ''dobbiamo fare un po' di marketing per l'Italia. Serve un po'
di allure che ci dia il respiro di grandi opere''. Infine Tremonti, nel corso dell'incontro durato circa 4 ore, avrebbe invitato a mantenere nervi saldi davanti agli effetti della crisi, dopo che gli indicatori di mercato dell'Italia, a partire dal differenziale Btp-Bund, sono sostanzialmente gli stessi dell'inizio di agosto. Non è il caso, avrebbe sottolineato, di farsi prendere dall' ''immediatismo e dal catastrofismo''.

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