Gas, ok della Ue al taglio del 15% dei consumi

Gas, ok della Ue al taglio del 15% dei consumi

Gli Stati membri hanno dato il via libera, dopo la concessione di numerose deroghe, al piano "Risparmiare gas per un inverno sicuro". L’obiettivo va raggiunto dal prossimo agosto fino al 31 marzo 2023,.

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27 luglio 2022

Gli Stati membri dell'Ue hanno approvato il piano d'emergenza proposto il 20 luglio scorso dalla Commissione europea per prepararsi all’eventuale interruzione totale delle forniture di gas da parte della Russia. L'ok dei ministri dell'Energia è arrivato dopo il via libera a una serie di deroghe che rischiano però di "svuotare" l'intera operazione. Potranno così contare sulle esenzioni i Paesi con poche interconnessioni (le isole, oltre a Spagna e Portogallo), quelli legati alla rete elettrica russa (i Paesi baltici), quelli con capacità di export di gas (l'Italia, che dovrà tagliare il 7%) ma anche tutti quelli che dimostrano di usare il fossile per la produzione di energia elettrica per alcune industrie critiche, ma anche per riempire gli stoccaggi che tornerebbero utili per la solidarietà in caso
 di stop di fornitura dalla Russia. "Solo Irlanda, Malta e Cipro hanno la deroga per principio. Tutte le altre richieste di deroghe dovranno essere motivate e saranno valutate. Non sono automatiche", ha comunque precisato la Commissione. 

Il piano si chiama "Risparmiare gas per un inverno sicuro" e prevede una riduzione dei consumi del 15% negli Stati membri, calcolato sulla base alla media degli ultimi cinque anni, inizialmente facoltativa ma che potrà diventare obbligatoria se la Commissione dovesse dichiarare lo stato di allerta Ue o in caso di allerta nazionale da parte di tre Stati membri.

"Prendiamo in considerazione il consumo medio in ogni Stato membro nel periodo da agosto a marzo negli ultimi cinque anni, dal 2017 al 2021, e su questa base si riduce il 15%", ha spiegato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, sottolineando poi che l’obiettivo va raggiunto dal prossimo agosto fino al 31 marzo dell'anno prossimo. Il 15% di riduzione uguale per tutti gli Stati membri "equivale a un risparmio di 25 miliardi di metri cubi di gas e ci permetterà di passare in sicurezza il prossimo inverno", ha proseguito. Gli Stati membri restano comunque liberi di decidere, in base al proprio mix energetico e alle proprie specifiche esigenze, come e su quali settori economici e comparti industriali far pesare di più o di meno il taglio dei consumi.

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