Piemonte: Angem vince la causa con Le Molinette

Piemonte: Angem vince la causa con Le Molinette

I tempi di pagamenti e i tassi di interessi, in caso di ritardo, non possono essere contrari a quanto stabilito dalle leggi in vigore. Il pronunciamento del Consiglio di Stato conferma una sentenza del Tribunale Amministrativo del Piemonte.

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12 aprile 2010
I Tempi di pagamenti e i tassi di interessi, in caso di ritardo, non possono essere contrari a quanto stabilito dalle leggi in

I Tempi di pagamenti e i tassi di interessi, in caso di ritardo, non possono essere contrari a quanto stabilito dalle leggi in vigore. Dice questo in sintesi il recente pronunciamento del Consiglio di stato che ha confermato una sentenza del tribunale amministrativo del Piemonte.

A fare ricorso era stata l’Angem (Associazione nazionale ristorazione collettiva) per protestare contro alcune clausole previste  dal bando di gara per l’assegnazione della gestione del servizio di mensa all’ospedale Le Molinette di Torino. Clausole considerate inaccettabili dall’associazione che rappresenta le aziende.

Di fatto, Le Molinette per assegnare il servizio di ristorazione ai degenti avrebbero imposto il pagamento del corrispettivo a 60 giorni dal ricevimento della fattura (anziché a 30) e la decorrenza degli interessi moratori dal 180° giorno (invece che dal 30°) giorno successivo alla scadenza del termine di pagamento con un saggio dell’interesse dell’1% (anziché dell’8%).

Dopo aver perso la causa al Tar, le Molinette si sono appellate al Consiglio di Stato, che ha dato torto all’ospedale, chiedendo l’immediata applicazione della sua sentenza. Nonostante questo, Le Molinette hanno modificato il nuovo bando di gara, prevedendo che i termini di pagamento e la misura degli interessi siano contrattati dopo l’aggiudicazione della gara.

Anche tale bando adesso è al vaglio del Tar Piemonte a cui si è rivolta nuovamente Angem.

«Quanto fatto dall’ANGEM – ha commentato il presidente dell’associazione, Ilario Perotto – va anche a vantaggio degli altri innumerevoli fornitori del sistema sanitario piemontese che si spera cambi rotta con la nuova amministrazione. Non escludiamo la possibilità per le aziende danneggiate di potersi rivolgere all’associazione che potrebbe indire una causa contro l’amministrazione ospedaliera sulla filosofia della class-action».

 

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