Nel 2017 il Pil è cresciuto dell'1,6%

Nel 2017 il Pil è cresciuto dell'1,6%

Il dato finale dell'Istat è superiore dello 0,1% rispetto alla stima emessa nell'aprile scorso. Il valore dei consumi privati è aumentato del 2,6%, mentre la pressione fiscale, è scesa al 42,2% del Pil contro il 42,7% del 2016. Deficit/Pil al 2,4%.

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21 settembre 2018

Il Pil nel  2017 è cresciuto dell'1,6%, lo 0,1% in più rispetto  all'ultima stima dell'1,5%. I dati diffusi dall'Istat incorporano la revisione dei Conti nazionali annuali relativa  al triennio 2015-2017, tenendo conto delle informazioni acquisite dopo la stima di aprile. Nel 2017 il Pil ai prezzi di mercato risulta pari a 1.724.954 milioni, con una  revisione al rialzo di 8.019 milioni rispetto alla stima  precedente. Nel 2017 gli  investimenti fissi lordi sono cresciuti in volume del 4,3%, i consumi finali nazionali dell'1,1%, le esportazioni di beni e servizi del 5,7% e le importazioni del 5,2%. Il valore aggiunto, a prezzi costanti, è aumentato del 3,7% nell'industria in senso stretto, dell'1,1% nel settore dei servizi e dell'1% nelle costruzioni. Si è registrato un calo nel settore dell'agricoltura, silvicoltura e pesca (-4,3%). Per l'insieme delle società non finanziarie, la quota dei profitti è pari al 42,6% e il tasso di investimento al  21,2%. Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici ha  segnato nel 2017 una crescita dell'1,6% in valore nominale e  dello 0,5% in termini di potere d'acquisto. Poiché il valore  dei consumi privati è aumentato del 2,6%, la propensione al  risparmio delle famiglie è scesa al 7,7% dall'8,6% del 2016. Sulla base dei nuovi dati, il Pil in volume è cresciuto nel 2016 dell'1,1%, con una revisione al rialzo di 0,2 punti percentuali rispetto alla stima di aprile (+0,9%); il tasso di crescita del 2015 è stato rivisto allo 0,9% (dall'1%  della stima precedente).  Quanto al rapporto deficit-Pil, sempre nel 2017 si è attestato al 2,4%, in lieve miglioramento rispetto al 2,5% del 2016. Rispetto alla stima di aprile, pari al 2,3%, l'Istituto evidenzia un leggero peggioramento. La pressione fiscale, infine, è scesa al 42,2% del Pil contro il 42,7% del 2016 (le stime di aprile scorso indicavano una percentuale del 42,5).

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