L’Istat conferma: è il terziario il settore più colpito dalla crisi

L’Istat conferma: è il terziario il settore più colpito dalla crisi

Nel 2020 commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni hanno perso il 14,5% del valore aggiunto nel Nord-est e Mezzogiorno, e il 12,9% nel Nord-ovest e al Centro.

DateFormat

2 luglio 2021

Che a fare maggiormente le spese della crisi da Covid fosse stato il terziario era un dato scontato, iscritto nella sofferenza di milioni di operatori. Ora arriva la conferma ufficiale dell’Istat, secondo il quale nel 2020 il settore “Commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni” guida la triste classifica della perdita di valore aggiunto, con Nord-est e Mezzogiorno capofila (-14,5%) e Nord-ovest  e Centro un gradino sotto (-12,9%).

Prodotto interno lordo e occupati per ripartizione geografica, anno 2020. Fonte: Istat

I dati sono contenuti nella “Stima preliminare del Pil e dell’occupazione a livello territoriale” (link ai dati completi in pdf), dalla quale emerge che nello scorso anno il prodotto interno lordo è sceso del 9,1% al Nord, dell’8,8% al Centro e dell’8,4% al Sud. L'occupazione è diminuita in modo più omogeneo a livello territoriale: -2,1% nel Nord-ovest e nel Mezzogiorno, -2% nel Nord-est e -1,9% al Centro.

 

Se vuoi approfondire gli argomenti trattati dall'Istat puoi visitare il nostro focus con in più le note dell'Ufficio Studi di Confcommercio. Trovi la pagina a questo link: Focus Istat di Confcommercio.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca