Il settore sta vedendo l'arrivo di nuovi protagonisti, il consolidamento delle aziende che pionieristicamente avevano aperto il mercato anni fa, e ora il possibile arrivo di altri colossi da altri ambiti, e anche un crescente interesse delle aziende di ristorazione.

Da mesi ci occupiamo di una tendenza in crescita sul piano imprenditoriale: il business delle consegne, in particolare di cibo.
Il settore sta vedendo l'arrivo di nuovi protagonisti, il consolidamento delle aziende che pionieristicamente avevano aperto il
mercato anni fa, e ora il possibile arrivo di altri colossi da altri ambiti, e anche un crescente interesse delle aziende di ristorazione (pizzerie, ristoranti, ecc) che, attraverso questa collaborazione, vedono clamorosamente potenziata la loro possibilità di produrre e di raggiungere clienti altrimenti tecnicamente non "ospitabili" nei loro locali. Il Wall Street Journal dedica un ampio approfondimento alle scelte di investimento delle aziende di venture capital, con un'ondata di capitali in arrivo nel settore. Quindi anche investitori e finanza sembrano scommettere in positivo sul settore. I critici però ammoniscono: attenzione, può essere una bolla, esattamente com'è capitato per le aziende produttrici di kit di contenitori di cibo o addirittura per quelle che provvedono a confezionare la porzione già pronta, cresciute moltissimo anni fa ma poi entrate in una situazione di difficoltà. C'è però una differenza: le aziende di consegna non necessitano di grandi magazzini e di costi elevatissimi di struttura come le altre, e quindi sono meno esposte a spese ingenti per creare e mantenere la loro organizzazione. Da ultimo, un'ulteriore tendenza: le grandi catene di supermercato anglosassoni stanno progressivamente provvedendo da sé ai servizi di consegna, anziché affidarsi a soggetti terzi.