Pmi, si allarga il Fondo garanzia

Pmi, si allarga il Fondo garanzia

Credito garantito e sostegno alle Pmi più innovative saranno i due capitoli centrali del nuovo provvedimento del governo per lo sviluppo . Il testo, ormai quasi pronto, conterrà la riforma del Fondo centrale di garanzia, norme specifiche per le fonti di finanziamento alternative al canale bancario, un mix di semplificazioni eaiuti perle piccole imprese a maggiore potenziale competitivo.

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7 gennaio 2015

 

Credito garantito e sostegno alle Pmi più innovative saranno i due capitoli centrali del nuovo provvedimento del governo per lo sviluppo. Il testo, ormai quasi pronto, conterrà la riforma del Fondo centrale di garanzia, norme specifiche per le fonti di finanziamento alternativo con particolare riguardo gli strumenti Bce, un mix di semplificazioni e aiuti per le piccole imprese a maggiore potenziale competitivo, una revisione della regolamentazione per l'attrazione di capitali esteri. Il lavoro sul provvedimento, che dovrebbe assumere la forma del decreto legge, è in corso da diverse settimane, come anticipato dal Sole-24 Ore dell'u dicembre. Saltata l'ipotesi iniziale di agganciare il testo alla legge di Stabilità e persa la finestra del Consiglio dei ministri della vigilia di Natale, il varo potrebbe arrivare nella seconda metà di gennaio, dopo aver valutato l'opportunità di far firmare il decreto al presidente del Senato Pietro Grasso che nel frattempo avrà assunto la "supplenza" del capo dello Stato dimissionario. Quanto alle norme, mancano solo gli ultimi ritocchi alle bozze predisposte da una task force composta dagli esperti di Palazzo Chigi e dai capi della segreteria tecnica del ministero dell'Economia e del ministero dello Sviluppo economico, rispettivamente Fabrizio Pagani e Stefano Firpo. La stessa squadra che ha sviluppato il piano "Finanza per la crescita" con una sequenza di provvedimenti a partire dalla fine del 2o13: i decreti Destinazione Italia, Competitività e Sblocca Italia. Il nuovo decreto - da battezzare Investment compact o Industrial compact - si muoverà in continuità con questa impostazione, spiegano i componenti della task force. Fondo di garanzia Negli ultimi anni il Fondo centrale di garanzia per le Pmi è stato già oggetto di diversi interventi, potenziamenti o piccole modifiche regolamentari. Ora invece si studia una riforma complessiva, con l'obiettivo principale di renderlo più funzionale alle fonti di finanziamento alternative al canale bancario. Il Fondo dovrà essere aperto a nuovi intermediari, e non più solo alle banche e ai Confidi, e con un raggio d'azione più ampio per allinearsi anche agli strumenti e alle azioni della Bce. L'intenzione è aggiornare il funzionamento del Fondo alla luce delle modifiche già apportate dal decreto competitività dello scorso giugno, che ha spalancato anche ad assicurazioni, società di cartolarizzazione e fondi di credito (sia italiani sia Ue) la via dei finanziamenti diretti alle imprese (il cosiddetto "direct lending").

TRATTO DAL "SOLE 24 ORE" DI CARMINE FOTINA

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