Pos, Univendita: "esonerare i venditori a domicilio"

Pos, Univendita: "esonerare i venditori a domicilio"

Audizione davanti alle commissioni finanze e attività produttive della Camera sull'introduzione obbligatoria del Pos. L'Associazione teme "gravissimi danni, sia economici che occupazionali" e chiede che "nei decreti attuativi la categoria venga esonerata".

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16 settembre 2014

L'introduzione dell'obbligo di pagamento tramite Pos per i venditori a domicilio porterebbe "gravissimi danni, sia economici che occupazionali, per questo chiediamo che nei decreti attuativi la categoria venga esonerata". Lo hanno detto i rappresentanti di Univendita, l'Unione italiana della vendita a domicilio, durante un'audizione sull'introduzione obbligatoria del Pos davanti alle commissioni finanze e attività produttive della Camera. Per Univendita, infatti, l obbligo dovrebbe riguardare le aziende che effettivamente incassano il pagamento e non il venditore. Per l'Associazione poi il rischio è che molti dei 400mila  venditori italiani non riescano ad adeguarsi, anche perché è un settore con un turnover del 50%, persone che lavorano qualche mese e poi abbandonano. Inoltre per molti questa è solo un'integrazione del reddito e il ricavo medio è di 600 euro l'anno, per questi i costi sarebbero insopportabili.  Univendita punta poi il dito sulla difficoltà delle imprese di gestire un quantitativo così alto di terminali con i relativi costi e sottolinea che già ora i pagamenti sono tracciati. 

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