Premio Libero Grassi 2009

Premio Libero Grassi 2009

Roma, 20 maggio 2009

DateFormat

20 maggio 2009
Macro Carrier

 

E’ con grande piacere e con viva partecipazione che intervengo a questa importante cerimonia. Permettetemi, innanzitutto, di ringraziare tutti i partecipanti al nostro concorso e di complimentarmi con i vincitori. Un sentito ringraziamento, inoltre, a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questa V Edizione e alle Autorità presenti.  Il premio che consegniamo oggi, intitolato alla memoria di Libero Grassi, l’imprenditore palermitano che pagò con la vita il suo ostinato e determinato non piegarsi alla mafia, travalica i confini di un riconoscimento  puramente simbolico. Rivolto a tutti i giovani delle scuole italiane, questo concorso, infatti, vuole contribuire concretamente alla lotta contro tutte le mafie, alimentare il dibattito, sensibilizzare opinione pubblica e addetti ai lavori. Perché legalità e sicurezza sono prerequisiti di una democrazia compiuta, di una democrazia moderna, e se mancano non ci può essere né crescita duratura, né tanto meno sviluppo.  In questo senso, occorre, forse, ripensare a una nuova e più forte cultura della legalità che parta dal basso e faccia leva sui giovani che sono la risorsa più preziosa del Paese, perché rappresentano il patrimonio delle nostre future capacità culturali, sociali, intellettuali, imprenditoriali.

In quest’ambito, è fondamentale anche il contributo della Scuola come punto d’incontro, di aggregazione, di arricchimento professionale e personale dei nostri giovani.

Lo sviluppo e la promozione delle forme e dei luoghi di convivenza civile rappresentano un fattore significativo di deterrenza contro qualsiasi forma di violenza,  di prepotenza, di sopruso.

E’ sulle giovani generazioni, quindi,  che dobbiamo puntare per l’affermazione della legalità e dello stato di diritto, principi che non sembrano ancora del tutto radicati nella nostra cultura e nei nostri territori. Allo stesso tempo dobbiamo alimentare la cultura della memoria e ricordare coloro che hanno perso la vita per combattere la criminalità organizzata. Ecco, quindi, l’importanza di iniziative, come quelle che si svolgeranno il 23  maggio prossimo, giorno in cui  ricorre l’anniversario della strage di Capaci. 

Confcommercio, così come è nella sua tradizione e nella sua cultura associativa e organizzativa, sta  facendo la propria parte e fino in fondo contro la criminalità, il racket e l’usura.

In particolare, in quei territori, come la Sicilia, particolarmente segnati da questi fenomeni, stiamo incoraggiando gli imprenditori a denunciare i propri estorsori, a uscire dalla reticenza e dal silenzio offrendo in cambio anche il nostro sostegno e il nostro supporto legale. E ci stiamo costituendo come parte civile nei processi di mafia.

Tutto ciò, però, forse non basta.

C’è bisogno di un deciso cambiamento di rotta, di una nuova stagione per il nostro Paese che passi per un supplemento di responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti, Istituzioni, Forze dell’Ordine, Associazioni di categoria, società civile. Perché sicurezza e legalità non sono più differibili, perché tutti noi meritiamo di vivere in uno Stato di diritto e in uno Stato sociale compiuti, senza zone d’ombra, perchè abbiamo il dovere di garantire alle nuove generazioni un futuro migliore del presente.

 

Grazie.

 

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca