Intervento del Presidente Sangalli al Premio Libero Grassi 2010

Intervento del Presidente Sangalli al Premio Libero Grassi 2010

Confcommercio, 19 maggio 2010

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21 maggio 2010

E’ con grande orgoglio e con viva partecipazione che intervengo a questa cerimonia di consegna del Premio intitolato alla memoria di Libero Grassi.

Una cerimonia che assume oggi per noi un particolare significato perché ci consente di aggiungere un ulteriore tassello alla promozione della cultura della legalità grazie alla firma del protocollo d’intesa con il Ministro Gelmini, che ringrazio per aver accettato il nostro invito e per aver voluto condividere con Confcommercio questo impegno.

Il concorso, rivolto a tutti gli studenti delle scuole italiane e giunto quest’anno alla sua VI Edizione, vuole contribuire concretamente alla lotta contro tutte le mafie, alimentare il dibattito, sensibilizzare l’opinione pubblica e gli addetti ai lavori, sostenere la cultura della memoria, ricordando coloro che, come Libero Grassi, l’imprenditore palermitano che pagò con la vita il suo ostinato e determinato non piegarsi alla mafia, sono stati uccisi per aver combattuto la criminalità organizzata. E in questo senso, sottolineo l’importanza di manifestazioni come quelle che si svolgeranno il 23 maggio prossimo, giorno in cui ricorre l’anniversario della strage di Capaci, e dove avranno la possibilità di partecipare anche i vincitori del nostro premio ai quali vanno le più sincere congratulazioni. A questo proposito rivolgo un doveroso e sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione del concorso e alle scuole che con entusiasmo hanno aderito all’iniziativa.

Lo sviluppo e la promozione di forme e di luoghi di convivenza civile rappresentano, infatti, un fattore significativo di deterrenza contro qualsiasi forma di violenza, di prevaricazione, di illecito, di ingiustizia.

Il tema scelto quest’anno, la lotta alla corruzione, impone a tutti un supplemento di responsabilità per fermare questo fenomeno illegale di estrema gravità che, oltre a rappresentare un danno e un costo notevoli in termini economici e di mercato, mina alle radici la società civile e la democrazia. Proprio per questo crediamo che sia necessario perseverare nell’azione di valorizzazione del merito e della responsabilità, a partire dalla scuola e dall’università, visto che, secondo una recente ricerca, il “non merito” costerebbe all’Italia almeno il 3 per cento del Pil.

E pensiamo che occorra – per la scuola, per l’università, per la formazione e per il Paese tutto – una “rivoluzione” copernicana per favorire responsabilità, merito e talento.

Obiettivi, caro Ministro, sui quali Ti stai generosamente impegnando.

E’, pertanto, alla Scuola, come palestra di vita e ambito di accrescimento professionale e personale, come punto di aggregazione con regole precise con cui relazionarsi e modelli corretti di comportamento, nel rispetto della personalità e delle attitudini di ciascuno, a cui ispirarsi, che dobbiamo guardare con grande attenzione.

L’impegno per la tutela e la promozione della sicurezza e della legalità va, quindi, rinnovato giorno per giorno e ciascuno deve fare la propria parte.

Ed è in quest’ottica che sigliamo oggi, con slancio e convinzione, insieme al Ministro Gelmini questo protocollo d’intesa, che prevede la costituzione di un apposito Comitato per la realizzazione e la pianificazione delle iniziative e dei progetti da intraprendere di comune accordo in materia. Crediamo, infatti, che occorra puntare sulle giovani generazioni per garantire la legalità e lo stato di diritto.

Pensiamo, inoltre, che se chiediamo ai nostri giovani impegno e responsabilità dobbiamo essere in grado di offrire loro in cambio opportunità di crescita e di buona istruzione.

E vogliamo anche ribadire, così come è nella nostra tradizione e cultura associativa, e come testimonia la preziosa azione di una Commissione ad hoc, coordinata dal Presidente Squeri, l’attività di Confcommercio contro tutte le mafie, contro la criminalità, il racket, l’usura, la corruzione.

Perché legalità e sicurezza sono prerequisiti di una democrazia compiuta, di una democrazia moderna, e se mancano non ci può essere né crescita duratura, né tanto meno sviluppo.

Per questo dobbiamo impedire che i giovani paghino a caro prezzo eventuali nostre colpe o incapacità.

E abbiamo il dovere di lasciare in eredità alle future generazioni una società migliore di quella dei nostri padri e della nostra.

Grazie.

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