Presentazione Confcommercio Card

Presentazione Confcommercio Card

Roma, 15 settembre 2010

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15 settembre 2010

Stiamo attraversando una difficile transizione dalla recessione al ritorno alla crescita, in cui resta elevato il livello di sofferenza dell’economia reale, delle imprese e del lavoro. soprattutto, ci confrontiamo, ancora una volta, con una prospettiva di crescita lenta e fragile.

Del resto, per il 2010 prevediamo un incremento del Pil pari allo 0,7% e dei consumi pari allo 0,4%. E nel 2011 la crescita di questi due indicatori dovrebbe attestarsi sull’1%.Pertanto, la preoccupazione è che, a fronte di consumi in affanno e dell’incremento della disoccupazione, si possa innescare una spirale dagli effetti pericolosi. Ci vuole, dunque, una politica attenta per rilanciare i consumi e irrobustire la crescita.

Per questo è necessario proseguire nelle azioni strutturali idonee alla rimozione dei ritardi del Paese, così come c’è l’urgenza di affrontare la questione fondamentale delle riforme.

In Italia, dove la spesa pubblica supera il 52% del Pil e la pressione fiscale stimabile, per chi paga regolarmente tasse contributi, è prossima al 52% del Pil, la strada per realizzare la correzione dei conti pubblici non può che essere quella del controllo e della riduzione della spesa e del rafforzamento dell’azione di contrasto e recupero dell’evasione e dell’elusione.

Sono queste, infatti, le premesse strutturali per realizzare, al più presto, la riforma strutturale che noi continuiamo a ritenere fondamentale: una riforma del fisco che,  incrociandosi con la costruzione del federalismo fiscale, consenta di ridurre la pressione fiscale complessiva.

E allo stesso tempo occorre puntare sulle grandi risorse di cui il nostro Paese dispone. E fra queste, le imprese dei servizi, che già oggi contribuiscono per il 58% alla creazione della ricchezza nazionale e per il 53% all’occupazione, e dai cui incrementi di produttività  potrebbe venire una spinta determinante all’accelerazione ed all’irrobustimento della dinamica del ritorno alla crescita.

Perché le Pmi e l’impresa diffusa dei servizi costituiscono l’architrave del nostro sistema produttivo.

E come abbiamo scritto nel Manifesto di Rete Imprese Italia, l’Associazione inter-confederale, fondata da Confcommercio, insieme a Confartigianato, CNA, Confesercenti, Casartigiani e che si pone come strumento unitario di rappresentanza e di confronto con le istituzioni, la politica, le altre forze economiche e sociali, “il futuro del Paese è inscindibilmente legato alle piccole e medie imprese ed all’impresa diffusa”.

Le Pmi - che anche in tempi di crisi, non hanno tirato e non tirano i remi in barca e che costituiscono una risorsa fondamentale per rimettere in moto crescita e sviluppo, coesione sociale e coesione territoriale – continuano, però, a imbattersi in molte difficoltà. Ne cito, solo alcune: il peso della pressione fiscale e delle spese incomprimibili, i costi della burocrazia, il ritardo dei pagamenti della pubblica amministrazione, il macigno della criminalità, soprattutto nel Mezzogiorno, la difficoltà di accesso al credito.

A quest’ultimo proposito è un bene che, come avevamo richiesto, si sia proceduto alla proroga dell’avviso comune in materia di moratoria dei debiti delle imprese nei confronti delle banche. Perché l’accordo – che certo non ha risolto ogni problema – ha comunque consentito alle imprese di potere contare su circa 10 miliardi di euro di liquidità in più.

Alle banche, però,  continuiamo a chiedere di agire con lungimiranza, con più lungimiranza, rafforzando la relazione di prossimità con il territorio e con le imprese, e valorizzando il ruolo dei consorzi fidi che, condividendo il rischio di credito delle Pmi da loro garantite, sono in grado di contribuire anche ad una corretta valutazione da parte delle banche del merito creditizio delle imprese.

Noi crediamo, quindi, nell’importanza di una collaborazione sempre più forte e stretta tra banche e imprese non solo come risposta immediata alle esigenze del mercato, ma anche per creare e promuovere opportunità di crescita e di sviluppo imprenditoriali.

E un segno tangibile di questa nostra convinzione e di proficua cooperazione tra mondo bancario e imprenditoriale lo ritroviamo oggi con la presentazione della  Confcommercio Card. Insieme agli amici di Deutsche Bank, Mastercard e il comune advisor ABCapital abbiamo lavorato con solerzia e passione per passare dall’idea progettuale al prodotto vero e proprio, già testato con successo sul territorio. Un prodotto unico e originale che unisce le caratteristiche di tessera associativa e carta di credito a sostegno dell’impresa.

Un lavoro, dunque, impegnativo e per nulla scontato, di cui oggi stiamo raccogliendo i frutti.

Perché il rapporto associativo è un legame profondo costruito, soprattutto, sulla  fiducia, su valori condivisi, sul senso di appartenenza.

E convogliare in un prodotto tipicamente commerciale, come una carta di credito, questi significati ha richiesto uno sforzo non indifferente che si è tradotto in profonde modifiche sui processi e le modalità di richiesta della carta, e in una importante integrazione, a livello di sistemi, tra Confcommercio e Deutsche Bank.

La Card - che viene rilasciata previa verifica, da parte di Deutsche Bank, di alcuni requisiti patrimoniali, reddituali e di comportamento finanziario -  non può, infatti, essere richiesta in filiale o via internet, ma esclusivamente tramite le associazione territoriali di appartenenza. E la perdita della qualifica di associato Confcommercio comporta la restituzione della Carta, che verrà bloccata da Deutsche Bank.

Uno strumento, dunque, che diventerà sempre di più la chiave di accesso al sistema di vantaggi e convenzioni del nostro sistema.  A partire dal prossimo gennaio, con il tesseramento 2011, sarà disponibile in tutte le nostre associazioni e già stiamo studiando importanti innovazioni, come le modalità di coinvolgimento dei nostri consorzi di garanzia fidi e lo sviluppo di una versione prepagata.

Lascio ora la parola agli amici di Deutsche  Bank e di Mastercard, che vi illustreranno nel dettaglio i contenuti esclusivi della Confcommercio Card, che –ricordo - si basano sulla più importante piattaforma di carte corporate esistente in Italia.

Grazie.

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