Introduzione del Ministro Tremonti da parte del Presidente Sangalli al XII Forum Confcommercio

Introduzione del Ministro Tremonti da parte del Presidente Sangalli al XII Forum Confcommercio

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22 marzo 2011

Caro Ministro,
desidero davvero ringraziarTi – a nome della Confederazione tutta - per avere accettato l’invito a concludere i lavori del nostro forum.

In questi anni, abbiamo seguito con grande interesse la Tua riflessione sul tempo della crisi come attraversamento di “terra incognita”.

Perché chi fa impresa avverte davvero l’esigenza di interrogarsi su ciò che verrà: sulla necessità di una politica e di istituzioni adeguate rispetto alla sfida del governo della globalizzazione, ad esempio, così come sull’affermazione di un modello di crescita e di sviluppo fondato sulla rivalutazione delle ragioni dell’economia reale e del lavoro.

E perchè, ancora, chi fa impresa ha ben presente che – come hai spesso ricordato – il debito divora il futuro e che, dunque, un futuro più giusto e più prospero non può essere costruito sulla base di un maggiore debito.

Così, nel tempo della crisi, l’Italia ha scelto di esercitare una politica di bilancio sobria ed attenta all’andamento dei conti pubblici, concentrando i propri margini d’intervento sugli strumenti di protezione del capitale umano e sugli strumenti volti a facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese.

Oggi, però, è il tempo del ritorno alla crescita. Una crescita da irrobustire, da consolidare, da accelerare, e peraltro ancora esposta a molte incertezze di scenario, a partire da quanto sta accadendo lungo la sponda Sud del Mediterraneo.

E’ poi il momento, in Europa, di un Patto di Stabilità e di Crescita più rigoroso, ma che si apre anche alla prospettiva di una più compiuta politica economica europea finalizzata al perseguimento degli obiettivi di “Europa 2020”.

Perché – ancora una Tua citazione – “la stabilità è assolutamente necessaria, ma non è da sola sufficiente”.

Rafforzamento della competitività italiana nel quadro del rafforzamento della competitività europea: ecco, allora, il tema del giorno, la cui declinazione è ora affidata all’aggiornamento del Programma nazionale per le riforme che l’Italia presenterà, ad aprile, a Bruxelles.

Molto compete alle scelte delle imprese e dei lavoratori, e particolarmente alla loro capacità di fare definitivamente decollare un assetto delle relazioni sindacali e della contrattazione, che metta al centro impegni condivisi per il rafforzamento della produttività.

Ma certamente le politiche pubbliche, le scelte di riforma giocano un ruolo determinante per il rafforzamento della competitività complessiva del sistema-Paese.

Fra tutte, ne cito due: la riforma fiscale in parallelo all’avanzamento dell’azione di contrasto e recupero dell’evasione ed al farsi del federalismo fiscale; il Mezzogiorno – a partire dalla sua infrastrutturazione creditizia – come grande questione nazionale.

A Te dunque – caro Ministro - la parola, ed ancora grazie per avere accettato il nostro invito.

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